Anche gli uomini sono vittime di stupro, e se ne parla troppo poco

La violenza sessuale ai danni di un uomo registra dati sommersi ancora più alti. Il senso di vergogna prende il sopravvento e la vittima non chiede aiuto

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Salman Hossain Saif (unsplash)

Lo stupro è uno dei crimini più vigliacchi che esistano, e con un grande numero di dati sommersi. Uno dei motivi per cui le vittime di violenza sessuale non denunciano il proprio aggressore è per il timore di rivivere, in sede processuale, il trauma che le ha assalite. Su questo fenomeno, la vittimizzazione secondaria, psicologi e sociologi insistono molto.

È necessaria una formazione adeguata dell’apparato giuridico per evitare che una vittima di violenza sessuale possa essere traumatizzata nuovamente. Da un articolo pubblicato sulla rivista “State of mind” il 18 novembre 2021, apprendiamo che il reato di stupro non trova come vittime esclusive le donne. Certo, per questioni sociali e culturali rimangono prescelte per questo tipo di reati, ma anche gli uomini possono essere oggetto di violenza sessuale.

Questo argomento viene meno trattato principalmente per una discrepanza al livello numerico. Ma se nei reati sessuali i dati sommersi sono alti, quando le vittime sono uomini lo sono ancora di più. In sostanza gli uomini vittime di violenza sessuale cercano aiuto con molta difficoltà o non lo cercano affatto.

Le conseguenze principali sono una depressione da trauma, con annesso abuso di alcol e tendenza al suicidio. Ma perché gli uomini non chiedono aiuto? Quando diventano vittime, gli uomini rimangono anche loro incastrati in una cultura machista che forse hanno contribuito a creare. L’immagine del “maschio” vittima di violenza sessuale mette a repentaglio tutta l’identità virile, e comporta un senso di vergogna molto forte, ed un’alta possibilità di emarginazione sociale.

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Attorno a tutti i fenomeni sociali, positivi o negativi che siano, si formano delle credenze, i cosiddetti miti. E l’uomo come vittima di uno stupro non rientra in questo quadro.

Di conseguenza, con l’alterazione degli stereotipi sul machismo, l’uomo vittima di stupro non considera la possibilità di chiedere aiuto, cosa altrettanto difficile per un “maschio”. In sostanza la cultura machista si scaglia contro ciò che è diverso dai propri stereotipi, poco importa se si tratta del “sesso debole” o di quello ritenuto “forte”, che non deve deludere il proprio ruolo, altrimenti il debole impianto su cui i pregiudizi si fondano potrebbe crollare rapidamente.

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