Molte famiglie cumulando il reddito di cittadinanza e l’assegno unico per i figli riceveranno di più dal provvedimento
A gennaio parte l’assegno unico per i figli. Era sta ampiamente anticipato che questo sarà cumulabile con il reddito di cittadinanza se esistono i requisiti. Il cumulo è stato voluto per cercare di favorire più le famiglie numerose. Dal precedente sistema di ammortizzatori sociali, infatti, risultavano favorite le famiglie con pochi figli o i single. Ciò accadeva perché i figli nel calcolo del reddito valgono circa la metà degli adulti.
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Le famiglie che guadagneranno di più da gennaio con l’introduzione dell’assegno unico saranno quelle con reddito basso e numero alto di figli. I fondi stanziati dal governo vanno da 14,2 miliardi solo per il 2022 e 18,2 miliardi nel 2023 che fa registrare, quindi un aumento. I minori coinvolti nell’assegno unico saranno quasi 10 milioni mentre per la fascia d’età che va dai 18 ai 21 anni saranno 1,4 milioni.
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L’assegno unico, infatti, si percepisce dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento di 21 anni del figlio a carico. Il numero di famiglie che percepiranno l’assegno unico sono 7 milioni. La domanda potrà essere inoltrata da gennaio 2022 ma i beneficiari riceveranno l’assegno a partire da marzo. il contributo previsto varia dai 50 ai 175 euro al mese che diventano da 25 a 85 per i figli tra i 18 e i 21 anni. Per fare un esempio concreto: un nucleo con Isee fino a 15mila euro riceverà 175 euro al mese con 1 figlio, 350 con 2, 610 con 3 e 970 con 4.