Novità in arrivo in merito alla transizione al nuovo digitale terrestre: cosa ne sarà di alcuni canali e come fare per vederli? I dettagli
Non si fermano le sorprese e le novità per gli utenti in merito alla transizione al nuovo digitale terrestre in Italia. Dopo il passaggio alla codifica Mpeg-4 dei canali Rai cominciato il 20 ottobre scorso, si è entrati nel vivo al processo di transizione alla nuova tecnologia che ci porterà a breve alla digitalizzazione delle trasmissioni televisive. Con la roadmap dello switch off che continua senza particolari intoppi.
Una seconda data da tenere sotto controllo dagli utenti è quella del 30 giugno 2022, quella probabilmente più importante di tutte e che permetterà di arrivare ad uno step successivo. Parliamo delle frequenze della banda 700 MHz che dovranno fare spazio agli operatori telefonici che hanno vinto la gara di 6,5 miliardi di euro.
Per la precisione si tratta del “refarming” delle frequenze, con queste ultime che verranno usate per espandere la rete 5G senza possibilità per intenderci di segnale televisivo e segnale telefonico. A discapito anche di reti televisive importanti e nazionali.
Digitale terrestre, ecco cosa accadrà a tutti i canali
Continuano, dunque, le novità previste per la transizione al nuovo digitale terrestre, con la lista dei canali che potrebbe cambiare, con alcuni che addirittura potrebbero essere spenti per sempre nel caso non si trovino posizioni libere. C’è un modo per capire quali canali potranno subire delle variazioni, e si tratta della banda 700 MHZ: su ogni canale radio vengono trasmessi più canali TV.
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Tutto grazie alla compressione Mpeg ed alla tecnologia multiplex. Nello specifico si sa che nella banda a 700 MHz vengono trasmessi 12 canali, alcuni dei quali sono già stati spenti. Nelle prossime settimane si capirà quale sarà il destino di molti di questi canali, con la relativa numerazione che potrebbe ancora cambiare.
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In ogni caso, soprattutto per quelli più importanti, come ad esempio quelli di Sky, non ci saranno brutte sorprese, con la ricollocazione su altre frequenze che permetteranno comunque la visione anche in chiaro agli utenti.