Gli esport sono una novità che viene dal mondo dei videogiochi ma secondo alcuni studi a livello psicologico ci sarebbero molte similitudini tra le persone a cui piace guardare una partita di calcio e quanti seguono chi gioca con i videogiochi online
Il mistero che incolla miliardi di persone nel mondo davanti a uno schermo per seguire una partita di un qualunque sport è stato più volte affrontato e analizzato. A quanto pare guardare gli eventi sportivi produce effetti positivi sul cervello perché permette di condividere il momento con gli amici e c’è in più la componente dell’imprevedibilità di ciò che può succedere in campo.
L’adrenalina quindi e la necessità di condividere con altri esseri umani le proprie esperienze sono alla base del motivo per cui molto spesso si guarda lo sport tutti insieme. Da non sottovalutare c’è poi anche l’aspetto proprio della competizione: essendo consapevoli che si sta guardando un incontro tra professionisti viene stuzzicato anche il nostro spirito competitivo.
Tutti questi fattori si ritrovano anche nel pubblico che guarda gli e-sport. A differenza degli sport tradizionali, gli sport cosiddetti digitali o elettronici hanno però almeno una differenza sostanziale: i protagonisti sono infatti non sempre professionisti. Ci sono diversi videogiochi che annualmente aprono le proprie selezioni per i team ufficiali a tutti quelli che possiedono il gioco.
Rispetto a una partita di campionato, guardare per esempio un incontro di FIFA aumenta il coinvolgimento da un certo punto di vista, perché lo spettatore è consapevole che a giocare potrebbe essere qualcuno tale e quale a lui o a lei. Anche chi guarda gli e-sport sente comunque il bisogno di appartenere ad una comunità.
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Nel caso di uno sport tradizionale è la comunità dei tifosi di una determinata squadra ma molto più spesso nel caso degli e-sport la comunità cui si vuole appartenere è quella di tutti i giocatori del videogioco preferito. E a differenza di ciò che succede con lo sport, durante gli incontri che vengono mandati in streaming chi sta giocando interagisce allo stesso tempo con chi sta guardando creando quindi un rapporto decisamente più vicino e partecipato.
Assimilare quindi gli sport agli e-sport e cercare di vederli come uguali è sbagliato perché sono sbagliate alcune delle motivazioni che il pubblico degli uni e degli altri eventi sentono quando accendono uno schermo.