U.Di.Con.: “Fermiamo una volta per tutte l’altalena delle bollette”

U.Di.Con. con una dichiarazione del suo presidente nazionale Denis Nesci, torna a parlare degli aumenti nelle bollette per l’energia e delle misure che il governo sta cercando di mettere in atto per inseguire i rincari

bollette
foto Didssph Unpslash

Con un comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale lo scorso 2 dicembre, Unione per la Difesa dei Consumatori è tornata a parlare con chiarezza del problema relativo ai rincari delle bollette di luce e gas. In particolare il presidente nazionale dell’associazione Denis Nesci sottolinea come l’Unione per la Difesa dei Consumatori avesse già ad ottobre e poi a novembre segnalato come gli sforzi finora messi in campo dal Governo sarebbero stati, e si sono rivelati ora, insufficienti.

Questa la dichiarazione di Nesci: “occorre scendere una volta per tutte dall’altalena dei prezzi dell’energia, studiando rimedi strutturali che aiutino a contrastare l’inflazione nel lungo periodo, a beneficio di tutti i consumatori“. Ed è una vera e propria altalena quella dei prezzi dell’energia dato che, prosegue la dichiarazione del presidente di U.Di.Con., “come previsto dall’U.Di.Con. e certificato dalle stime preliminari di ARERA le congiunture internazionali sfavorevoli e le incertezze legate alla pandemia continuano a determinare un’incessante crescita delle imposte, con aumenti del 29,8% per l’elettricità e del 14,4% per il gas solo nell’ultimo trimestre 2021“.

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Secondo Nesci per risolvere la questione non oggi ma per il futuro “è necessario attenuare l’influenza che (le congiunture internazionali e le incertezze) generano sui prezzi attraverso l’istituzione di un adeguato meccanismo permanente di compensazione a livello nazionale e soprattutto europeo“.

Gli aumenti delle bollette sono il riflesso della crisi delle materie prime energetiche e rischiano di travolgere le famiglie italiane che stanno adesso solo iniziando a uscire dal tunnel della pandemia. I rincari che si stanno registrando e che rischiamo di vedere anche per l’anno prossimo sono poi una mannaia sulle tredicesime che, da recenti stime, finiranno per essere consumate quasi interamente proprio per far fronte ai debiti e ai pagamenti non derogabili, comprese le bollette.

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