Le strisce blu devono essere pagate ogni volta che si parcheggia. Ma in alcuni casi si fa eccezione e bisogna tenere gli occhi aperti
Le strisce blu sono quei contrassegni sull’asfalto, dal colore appunto blu, che segnano delle aree di sosta per i veicoli a pagamento. Sono presenti nei centri di quasi tutti i comuni italiani, e solitamente sono limitati a delle fasce orarie.
E’ importante fare attenzione, quando si parcheggia, agli orari ed alla tipologia di giorni richiesti per il pagamento. Ad esempio, in molte città, se c’è il simbolo di un martello sul cartello che segnala le strisce blu, significa che il pagamento è solo per i giorni feriali.
Allo stesso modo anche la tariffa oraria è variabile. In alcuni centri storici delle città d’arte può arrivare anche a 2 euro l’ora. Quando si parcheggia si deve trovare il parchimetro, pagare ed esporre il pagamento sul cruscotto, rischio multa salata. Da un paio d’anni nel parchimetro si deve anche indicare la targa della macchina, per evitare che il biglietto venga “riciclato”.
Come si legge da un articolo di SOS incidenti, in alcuni casi il mancato pagamento del parcheggio sulle strisce blu non può essere sanzionato:
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