Secondo uno studio dell’EEA, tra le prime 20 città europee più inquinate ben 8 sono italiane e tutte del Nord
Secondo uno studio effettuato dall’EEA, un organismo scientifico internazionale che promuove lo sviluppo delle scienze economiche in tutta Europa, nonché la comunicazione tra docenti, ricercatori, studenti, economisti tra le prime 20 città europee più inquinate per il 2021 ben 8 sono italiane. Le città si trovano tutte nel Nord del paese. L’area padana è da anni una delle zone più inquinate d’Europa. Lo studio si è basato sulla presenza di polveri sottili inferiori a 2,5 micron su un metro cubo d’aria.
La prima città italiana più inquinata, nonché seconda d’Europa è Cremona. Segue Vicenza, quarta città d’Europa per inquinamento. Brescia è la nona città europea più inquinata. Pavia è la decima seguita poco dopo da Venezia al 13simo posto della speciale classifica. Piacenza occupa il posto numero 17 in Europa per presenza di polveri sottili 2,5. Bergamo la segue subito al 18simo posto e, infine, Treviso ultima nella classifica al 20simo posto. Stupisce anche se non troppo, la concentrazione al Nord del paese.
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Tuttavia, va sottolineato che in Europa gli sforzi verso una diminuzione dell’inquinamento hanno prodotto qualche risultato. Le morti premature causate dall’inquinamento sono diminuite del 10% ma non basta. Secondo l’Agenzia Ambientale Europea le PM2,5 causano ben 207.000 morti annui in Europa mentre nel mondo sono 7 milioni. La legge italiana ed europea stabiliscono un limite di PM2,5 da non superare di 25 µg/m3.
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L’Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS), invece, raccomanda di non superare una media annua di 10 µg/m3. Al Nord dell’Italia, specie nell’area padana, la presenza di polveri sottili è dovuta a varie cause. Principalmente la concentrazione industriale unita alla mancanza di venti che non portano così via le polveri sottili.