Il Parlamento Europeo ha approvato un nuovo regolamento che comporterà degli aumenti per le Rc delle moto
L’Inflazione è la vera protagonista dell’economia di questi tempi di convivenza con la pandemia. La vita per molti cittadini diventa sempre più cara e i vari governi sono alle prese con dei provvedimenti per attenuare l’effetto sui consumi. Stavolta, però, non c’è alcun legame con la crisi dei consumi dovuta alla pandemia e alla ripresa rapida di questi. Non vi è alcun nesso tra le regole scritte e non dell’economia in caso di crisi economica con quello che sta per accadere. Si tratta delle Rc moto che subiranno una modifica penalizzante per i motociclisti.
Rc auto, ecco il regolamento europeo
Il nuovo regolamento europeo, infatti, vieta la sospensione dell’assicurazione sulle auto e delle moto anche quando queste sono tenute in custodia presso aree private. La sospensione risulta molto comoda per coloro che utilizzano un veicolo soltanto in determinati mesi dell’anno. Nel caso delle moto, è sovente usarla solo nei mesi estivi o al massimo primaverili e autunnali nel caso dei motociclisti che vivono al Sud.
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Inoltre, la sospensione è anche un modo per abbattere i costi assicurativi. In tal modo, molti italiani possono integrare la moto con l’auto alternativamente in base al periodo dell’anno e alle esigenze. Il nuovo regolamento europeo comporterà, quindi, anche un aumento delle spese. La polizza diventerà annuale per coloro che la sospendevano solitamente con un inevitabile incremento.
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Le aree più penalizzate in Italia saranno sicuramente quelle del Sud. Infatti, le regioni italiane in cui le polizze con sospensione sono più numerose si trovano nel Meridione e in particolare: 58,3% in Calabria, il 58% in Campania e il 55,1% in Puglia. La prima regione del Nord è la Lombardia con una percentuale del 33,4% di polizze moto sospese manifestando un netto divario tra le due aree del paese.