La pensione casalinghe è soggetta ad alcune variazioni, sia per l’adeguamento Istat sia per delle specifiche dei beneficiari. Quali?
La pensione casalinghe è un termine generico che identifica gli importi versati alle donne o uomini che si sono occupati per tutta la vita della cura dei figli e della famiglia e per questo non hanno intrapreso un’attività lavorativa. In realtà i casi sono i più diversificati. Ci sono le donne, o uomini, che percepiscono una pensione di reversibilità, chi è iscritto al fondo pensioni casalinghe e paga puntualmente una cifra mensile per assicurarsi i contributi.
Ma ci sono anche delle categorie che di contributi non ne hanno maturati affatto nel corso della propria vita, ed anche in assenza di contratto non si può dire che non abbiano lavorato. Per loro l’Inail ha previsto un’assicurazione, al costo di 24 euro l’anno, per avere la possibilità di ottenere un premio nel caso in cui si verifichino infortuni o malattie che necessitino un’assistenza.
In terza battuta ci sono le pensioni sociali, che al momento sono le più gettonate tra gli anziani, che in passato non avevano la possibilità di accedere ad altre protezioni previdenziali.
Pensione casalinghe, quanto aumenterà per il 2022?
Le donne o uomini che per tutta la vita si sono dedicate della cura della casa e dei figli maturano il diritto all’assegno sociale. Certo, da solo l’importo non è sufficiente ad una buona qualità della vita, specie se si deve pagare mutuo o affitto. Infatti in questi casi sono previste delle maggiorazioni, che vanno a raggiungere un reddito simile a quello di cittadinanza.
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A tal proposito, ricordiamo che anche gli anziani possono richiedere il reddito di cittadinanza, o meglio, la pensione di cittadinanza. Quest’ultima è un’integrazione alla pensione sociale di base. La pensione sociale per il 2022, a fronte del caro vita e degli adeguamenti Istat, subirà un aumento.
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Per accedere a tale prestazione bisogna dichiarare redditi personali o coniugali non superiori a specifiche soglie. Inoltre l’adeguamento al valore Istat si applica in modo progressivo sugli assegni pensionistici. Di conseguenza saranno i contribuenti con redditi più bassi a beneficiare di importi più consistenti. L’ammontare dell’assegno sociale passerà da 460,28 euro a 468,10 euro al mese. Il che equivale a dire che le casalinghe potranno contare su un incremento di 101,66 euro all’anno.