Imu, in scadenza la seconda rata: attenti agli aumenti

Il 16 dicembre scade la seconda rata dell’imposta sugli immobili. Tuttavia, alcuni dovranno già pagare gli aumenti

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Il 16 dicembre è una data importante per i proprietari degli immobili. Si paga la seconda rata dell’Imu, l’imposta comunale sugli immobili. Si fa per dire comunale in quanto i soldi non vanno direttamente nelle casse dei comuni. Gli enti locali fungono soltanto da “cassa” ed hanno dei margini relativi all’aliquota locale. L’imposta sulla casa è soggetta ad una riforma del catasto. Questa non avviene dal 1989 e il governo ha fissato dei punti su cui fare delle modifiche.

Imu, attenzione agli aumenti della seconda rata

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Questo comporterà degli aumenti per alcune categorie che potrebbero partire già in riferimento alla seconda rata. Il tutto dipende dal comune. Ser, infatti, l’ente locale ha già aggiornato le nuove aliquote con delibera, allora gli aumenti vanno già considerati a partire dalla seconda rata 2021. Nei comuni, invece, dove non c’è stata ancora nessuna delibera di adeguamento, l’importo rimane lo stesso rispetto al passato.

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I comuni dove mediamente si paga l’Imu più alta è nelle grandi città. Non è così, invece, per le aliquote locali più alti che si trovano anche in città medie o piccole come Matera, Brindisi, Ascoli Piceno, oltre a Roma e Milano. Per quanto riguarda le rivalutazioni previste che faranno aumentare in alcuni casi l’Imu esse fanno riferimento a determinate categorie.

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Si tratta, ad esempio, degli immobili dei centri storici che godono di una aliquota molto bassa rispetto alla rivalutazione che in molti caso sono avvenute per far decollare il turismo. In sostanza, in molte città un immobile di periferia ha la stessa tassazione di un immobile situato nel centro storico. Altro caso che sarà oggetto di modifiche riguarda gli immobili registrati come agricoli che, però non lo sono più. Gli immobili destinati ad uso agricolo, infatti, godono di una imposizione fiscale agevolata.

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