Non è il prelievo di contanti che fa scattare l’allarme da parte dell’Agenzia delle Entrate bensì un’altra operazione
Il 2022 sarà un anno di vari cambiamenti anche per quanto riguarda il denaro. Dalle buste paga più alte grazie ai tagli sulle imposte Irpef alle rivalutazioni delle pensioni per allinearle all’inflazione che galoppa da alcuni mesi. Esordirà anche l’assegno unico universale che prenderà il posto dell’assegno familiare avvantaggiando soprattutto le famiglie numerose. Cambieranno anche i movimenti di danaro contante con un ritorno al passato voluto per alzare l’asticella della lotta all’evasione fiscale.
Libretti postali, occhio all’operazione
Si passerà, infatti al limite di 999,99 per i pagamenti in contanti. Questi dovranno avvenire con strumenti tracciabili come carte elettroniche, bonifici, assegni. Tuttavia, il limite non vale per i prelievi e i versamenti riferiti al proprio conto corrente. Stesso discorso vale per i libretti postali. Tuttavia, per questi possono scattare dei controlli e non tanto per i prelievi. L’operazione che potrebbe accendere la spia dell’Agenzia delle Entrate è il versamento di danaro contante sui libretti postali.
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Nel caso specifico dei regali di genitori e nonni a figli e nipoti, molto più frequenti specie a Natale, basterà specificare nella causale del versamento il motivo dell’operazione, ossia un semplice dono verso un figlio o un nipote, per scongiurare sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. In altri casi, invece, quando si versano soldi su un libretto e non si ha una valida giustificazione documentata, è possibile subire una sanzione di 1000 euro.
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Il motivo che può far scattare la sanzione in caso di versamento sta nel fatto che si versa danaro quando lo si percepisce da altra fonte. Se questa fonte non è chiara stando ai movimenti del conto corrente è presumibile che provengano da redditi nascosti alle casse dello Stato, non dichiarati e non tassati.
