Il Governo sta per stanziare altri 3,8 miliardi di euro per affrontare la stangata delle bollette di luce e gas
Il Governo sta preparando un nuovo decreto bollette per l’inizio del 2022. L’aumento dei prezzi del gas prosegue, figlio un po’ della congiuntura economica di ripresa dei consumi un po’ per questioni geopolitiche. La tensione tra Russia e Unione Europea aumenta su più fronti mentre il Vecchio Continente si fornisce del gas russo per circa il 40% del suo fabbisogno. Il Governo italiano si è visto costretto ha riformulare un nuovo provvedimento per le bollette dopo l’intervento dello scorso ottobre per attenuare i primi aumenti.
Aumento bollette, ecco chi non lo avrà
I prezzi hanno avuto un’altra risalita di un ulteriore 40% e l’esecutivo italiano ha predisposto gli interventi per attenuare i rincari che arriveranno delle bollette dell’inizio del 2022. Pronti altri 3,8 miliardi di euro suddivisi tra bollette del gas e dell’energia elettrica. Tuttavia, i provvedimenti non saranno uguali per tutti. E’ previsto un intervento maggiore per categorie di cittadini dai redditi più bassi. Per costoro, infatti, l’aumento delle bollette sarà totalmente azzerato. Saranno, infatti, stanziati 900 milioni per clienti domestici con 8.264 mila euro di Isee o famiglie numerose o fragili.
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L’investimento servirà per annullare gli aumenti per queste categorie di utenti. Il ministro dell’Economia e finanze Daniele Franco ha illustrato i provvedimenti che stanno per essere approvati con il nuovo decreto. In particolare, il ministro ha illustrato la suddivisone degli importi degli investimenti previsti. E così, 1,8 miliardi riguarderanno l’azzeramento degli oneri di sistema fino a 16,5 kWh elettrico;
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poi, 600 milioni serviranno per portare l’Iva sul gas al 5% per tutti; altri 500 milioni serviranno per l’azzeramento degli oneri di sistema sul gas; infine, come già anticipato, 900 milioni saranno destinate ai redditi bassi e famiglie numerose per azzerare tutti gli aumenti di luce e gas. Il decreto farà parte della manovra di bilancio. Visti i tempi stretti, la legge sarà con ogni probabilità approvata tra Natale e capodanno.
