Il sito istituzionale minori.gov racconta il progetto “Ohana, in famiglia nessuno è solo”, finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione
Un bambino/ragazzo afghano di circa 10 anni (non si sa l’età esatta dato che non è stato registrato all’anagrafe) e la sua incredibile storia che lo ha portato dal suo paese d’origine martoriato dalla guerra fino all’Italia. Il libro di Fabio Geda racconta la vicenda, anzi, le vicende, di Enaiatollah Akbari, che iniziano con l’abbandono della madre e terminano con una nuova famiglia italiana per il ragazzo. Ed è una storia vera.
Christian Di Domenico ha deciso di prendere spunto dal libro di Geda “Nel mare ci sono i coccodrilli” per proporre uno spettacolo teatrale volto a sensibilizzare il pubblico sul tema dell’affido dei bambini stranieri soli. Il progetto “Ohana – in famiglia nessuno è solo” finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 e realizzato dal Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca) in collaborazione con altre realtà, ha pubblicizzato lo spettacolo con l’obiettivo di promuovere l’affido familiare di minorenni migranti soli accolti nelle strutture di seconda accoglienza.
La questione in Italia è rilevante, e lo è anche in tutta la Comunità europea. Sono un numero insospettabile i minori che da soli tentano di varcare le frontiere del nostro Paese per poter iniziare una vita migliore. Ed a quell’età c’è più chance di costruire un futuro, grazie anche all’accoglienza ed alla formazione degli istituti scolastici, che non solo promuovono (o almeno dovrebbero farlo) processi di integrazione culturale, ma sostengono i minori anche nell’apprendimento della lingua italiana.
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Ma per fare ciò è necessario che il minore sia inserito nella struttura considerata primaria in Italia, ovvero la famiglia. Tanti genitori vorrebbero ricevere in affidamento dei minori, ma poi si spaventano dalle avversità dovute alla differenza culturale o timori di altro tipo. Per questo il Dipartimento per le politiche della famiglia tenta di non lasciare sole le coppie che vogliono tentare questo percorso.
Si sono svolti nell’ultimo anno numerosi webinar per permettere un confronto tra le famiglie che hanno affidati minori stranieri, e lo scambio di esperienze ha ricevuto feedback costruttivi. Ed ora lo spettacolo teatrale “Nel mare ci sono i coccodrilli”, che può contribuire con la forza dell’espressione artistica a sensibilizzare sul tema ed a dare coraggio alle famiglie che vorrebbero prendersi cura dei bambini rimasti soli.