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Salute

Le microplastiche che provengono dagli alimenti sono dannose, lo conferma uno studio cinese

Le microplastiche possono favorire le malattie e le infiammazioni intestinali. Cosa succede all’organismo quando si beve da una bottiglia di plastica?

(unsplash)

La plastica, si sa, non fa esattamente bene all’organismo. Ma è il packaging più diffuso per il cibo. Tra confezioni e bottiglie, ormai si è invasi dalla plastica, sicuramente più economica e più maneggevole del vetro. Ma bisogna stare attenti, in particolare bevendo ripetutamente da bottiglie in plastica o consumando quotidianamente pasti in confezioni di plastica. In particolare per queste ultime, l’alta temperatura del cibo consente maggiormente l’osmosi delle particelle dalla confezione all’alimento.

Uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology il 22 dicembre 2021, come riportato da un articolo de “Il Salvagente”,  ha analizzato campioni di 50 persone sane e 52 persone con IBD (Inflammatory bowel disease come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa) rivelando che quest’ultime avevano il 50% in più di microplastiche nelle feci. I partecipanti provenivano da tutta la Cina e hanno anche compilato un questionario che includeva informazioni sulle loro abitudini alimentari e di consumo dell’anno precedente.

Altri studi precedenti hanno confermato la correlazione tra infiammazioni intestinali e presenza di microplastiche nell’organismo, ma quest’ultima è la più precisa in quanto effetti sull’organismo.

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Da qualche anno il Salvagente ha condotto analisi in tema, riportando che Seven Up, Pepsi, San Benedetto, Schweppes, Beltè, Coca-Cola, Fanta, Sprite sono solo alcuni dei marchi finiti sotto la lente d’ingrandimento; dagli esami sulle bevande è emerso il 100% di livello di contaminazione dei campioni.

Daniela Maurizi, A.D. Gruppo Maurizi, ha spiegato: “Nel corso delle analisi che abbiamo effettuato per valutare la possibile presenza di microplastiche nei liquidi, abbiamo realizzato accurate prove di fondo e di bianco per verificare eventuali contaminazioni anche da parte dell’aria circostante. Tali prove garantiscono risultati affidabili secondo i protocolli vigenti per le attività di analisi di questo tipo. I dati rilevati nel nostro laboratorio confermano il legame tra inquinamento ambientale e catena alimentare.

Quindi la plastica non è dannosa solo per l’ambiente, ma anche per l’uomo, e non solo perché causano inquinamento, ma anche per il contatto diretto con le particelle che vengono cedute dal contenitore al contenuto. Quando si deciderà a dare uno stop definitivo alla plastica?

Pubblicato da
Giulia Borraccino