Fa parte del piano cashless 2020-2022. La moneta contante tende a sparire sempre di più. Alcuni pagamenti devono essere tracciati
Riempirsi le tasche di soldi per fare acquisti consistenti tra poco non sarà più possibile. Il governo, all’interno di un Piano triennale approvato anche dalla Legge Bilancio 2021, disincentiva sempre più l’utilizzo del cash.
Questo per due motivi: la lotta all’evasione fiscale e la conformità con la normativa antiriciclaggio. Abbiamo visto dallo scorso anno come queste intenzioni si siano trasformate in incentivi per la popolazione, come il cashback o la lotteria degli scontrini. Dallo scorso anno, l’abitudine di pagare con il Bancomat anche piccole somme è entrata maggiormente nella cultura italiana.
E gli esercenti non si possono rifiutare. A tal proposito lo stato ha previsto degli incentivi, sotto forma di detrazione fiscale, agli esercenti che si dotano di Pos per i pagamenti per la prima volta.
Tornando al discorso dei consumatori, a parte l’abitudine, la legge ha imposto dei tetti massimi di spesa contanti. Oltre quelli, a parte l’impossibilità di portare avanti l’acquisto, possono scattare degli accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Fino al 2021 il tetto massimo era 1.999 euro, ma ora è stato abbassato.
Quanto è il tetto massimo di spesa senza bancomat?
Dal primo gennaio 2022 entrerà in vigore la nuova norma secondo la quale non si possono fare acquisti cash oltre i 999,99 euro.
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Quindi, per l’acquisto di una macchina o di un gioiello costoso, si deve obbligatoriamente pagare con Bancomat, carta di credito o bonifico bancario.
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In questo modo tutti i pagamenti possono essere tracciati. Gli esercenti, anche dei piccoli paesi, saranno perciò obbligati a munirsi di possibilità di pagamento elettronico. Se la china rimarrà questa in breve tempo le transazioni in contanti potrebbero sparire.