Contanti, cosa accadrà dal 1 gennaio. Attenti alle multe

Novità in arrivo per gli italiani a partire dal 1 gennaio 2022: ecco come spendere in contanti e quali le multe da evitare. Tutti i dettagli

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Soldi (Foto Adobe)

Si avvicina la data del primo gennaio 2022, quella che segnerà una svolta per quel che riguarda i pagamenti in contanti. E che spaventa tantissimi italiani che soprattutto dal prossimo anno si troveranno a fare i conti con tante uscite soprattutto per quel che riguarda tasse e pendenze con il Fisco. Una situazione che spaventa parecchio.

Dopo oltre due anni di pandemia sono tante le famiglie costrette a fare i conti con una crisi economica infinita, e la limitazione della circolazione dei contanti potrebbe ulteriormente peggiorare una situazione già complicata. Da un lato c’è lo Stato che pressa per stanare al massimo le operazioni dei furbetti e degli evasori.

Ma dall’altro lato continua a rimanere critica la previsione anche per il 2022 per milioni di famiglie. In questo contesto difficile si inserisce la limitazione dei contanti che proprio dall’inizio del nuovo anno sarà ufficiale. Infatti non sarà più possibile effettuare pagamenti cash per una cifra superiore ai mille euro.

Limitazione dei contanti: attenzione alle multe salate

Tredicesima
(pixabay)

Il decreto Fiscale collegato alle Legge di Bilancio 2020 prevede una limitazione dei contanti che da 2000 euro passerà ai mille. Il governo in questo modo continua la lotta all’evasione ed al riciclaggio, ma non tiene conto delle difficoltà che potrebbero avere tantissime famiglie. Che tra qualche giorno dovranno mettersi in riga. Anche per evitare le sanzioni.

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Che si preannunciano salatissime. Chi supererà la somma di 999,99 euro per i pagamenti correrà seri rischi, perché in quel caso sono previsti solo uscite tracciabili come possono essere i bonifici bancari o i pagamenti con carte di credito e bancomat. Gli istituti bancari potranno anche chiedere accertamenti in caso del superamento del limite consentito.

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Le sanzioni potranno variare da un minimo di 3mila euro un massimo di 15mila euro. Somme molto alte, dunque, per tutti i “furbetti” che non si atterranno a questo nuovo parametro che già fa discutere. In ogni caso pare evidente che non vale la pena di rischiare nulla e di attenersi a queste nuove disposizioni.

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