Unieuro e Mediaworld insieme a Leroy Merlin sono destinatari di alcune sanzioni per un totale di 10 milioni di euro comminate da AGCOM per pratiche scorrette
AGCOM torna a prendersela con i giganti dell’e-commerce in Italia. Stavolta nel mirino Unieuro e la controllata Monclick, e Mediamarket che in Italia opera Mediaworld. Terzo provvedimento per Leroy Merlin.
Se avete ultimamente fatto shopping online probabilmente avete avuto un’esperienza mediamente positiva ma vi deve essere per forza capitato almeno una volta di cliccare su un link pubblicitario su Google per poi scoprire che l’offerta che veniva reclamizzata in realtà non era più disponibile.
Oppure avete pensato di poter acquistare un certo tipo di prodotto a un determinato prezzo per poi scoprire che quel prezzo era magari destinato a un prodotto con lo stesso nome ma di fascia inferiore. Tutto questo può essere valutato come pratica commerciale scorretta e per questo, come è successo, essere sanzionato da AGCOM.
Il periodo dei saldi, del Black Friday e di Natale è un momento in cui chiunque abbia un sito di e-commerce cerca di tutti i modi di attirare il maggior numero possibile di clienti. Ma alcune pratiche non sono considerate oneste. Nel caso di Unieuro, Mediaworld, Leroy Merlin sono state riscontrate pratiche scorrette sia in fase di offerta dei prodotti sia nella fase post vendita on-line.
Leggi anche: Postepay presa prima del 2019? Cattiva notizia in arrivo
Riassumendo, le multe sono state comminate perché a causa di comportamenti ingannevoli e aggressivi da parte dei gestori degli e-commerce ai consumatori veniva in qualche modo impedito di esercitare i propri diritti che sono invece, come quello della garanzia e della restituzione, previsti dalla legge italiana ed Europea.
Leggi anche: Bancomat, con quest’errore finisci in questura: non farlo
Alcuni dei comportamenti che sono stati riscontrati e quindi sanzionati sono stati la diffusione di informazioni inesatte o ingannevoli in merito a prezzi e quantità di prodotti nonché sui tempi di consegna, annullamenti di ordini già finalizzati, ritardi nelle consegne oppure l’annullamento della consegna anche dopo che il consumatore aveva pagato, informazioni ingannevoli riguardo allo stato delle spedizioni, ostacoli nell’assistenza post-vendita, per esercitare il diritto di recesso o il diritto di rimborso. La prossima volta che decidete di fare acquisti online assicuratevi di essere voi a scegliere.