I cenoni delle festività di Natale sono spesso ricche di pietanze fritte. Ecco come riutilizzare l’olio della frittura
E’ tempo di festività e di cenoni. Il Natale si festeggia come da tradizione a tavola. La tradizione vuole che si tramandino dei piatti tipici, solitamente caratteristici di ogni luogo. Difficile, in sostanza, trovare lo stesso menu sulle tavole di località diverse. Tuttavia, sono tante le pietanze fritte. La frittura è utilizzata per diversi piatti, dal pesce alle frittelle di ortaggi. Tutto dipende, poi, dalle tradizioni del luogo.
Solitamente si sente dire che l’olio delle fritture va utilizzato una sola volta per essere certi di poter gustare un prodotto al meglio delle sue qualità. Tuttavia, esiste un modo per poter riutilizzare l‘olio da frittura. E’ necessario, però, seguire una procedura in maniera puntuale. Innanzitutto, l’olio non va bruciato perché dopo va gettato via, non è possibile un nuovo utilizzo. Per capire se è subito inutilizzabile l’olio non deve fumare. In caso di presenza di fumo, infatti, significa che sta bruciando e non è possibile un nuovo utilizzo.
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Per quanto riguarda la procedura di riutilizzo, è necessario lasciar raffreddare bene l’olio utilizzato. Una volta raffreddato, va filtrato con una garza. Infine, una volta filtrato va riposto in un contenitore chiuso e al buio. Questa procedura può essere ripetuta per cinque o al massimo sei volte prima di gettare via definitivamente l’olio utilizzato. Per quanto riguarda poi la fase di smaltimento, bisogna sempre tener presente che l’olio fritto on va gettato nel water così come nel lavandino.
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I danni che può portare all’ambiente sono notevoli quando si tratta di olii esausti. Esistono degli appositi contenitori dove va gettato l’olio esausto. In alternativa, alcune comunità sono dotate di isole ecologiche dove è possibile gettare alcuni rifiuti particolari come, ad esempio, l’olio esausto. Ogni comune, però, organizza lo smaltimento in maniera diversa.