Gli italiani temono i rincari più del cambiamento climatico, i dati del Censis

I dati dell’Osservatorio sulla Sostenibilità del Censis realizzato in collaborazione con Assogestioni mostrano un sentimento variegato nei confronti del cambiamento climatico da parte dei consumatori italiani

Foto Visual Stories Micheile Unsplash

Come cittadini italiani abbiamo, e a ragione, paura del cambiamento climatico. Secondo i dati del Censis in pratica l’80% degli italiani teme la crisi climatica e ciò che spaventa di più è la temperatura e il suo innalzamento oltre 1,5 gradi rispetto alle temperature pre-rivoluzione industriale.

Ma ci sono poi altri dati che mostrano come gli italiani vogliano contrastare il cambiamento climatico che minaccia la nostra salute e le future generazioni ma non a costo di un aumento dei prezzi. Il 73,9% degli intervistati ha così espresso la propria ritrosia a vedersi ridurre il proprio grado di benessere.

Anche se, basterebbe fare un piccolo ragionamento per capire come (benchè il non volersi vedere aumentare i prezzi di beni e servizi sia comprensibile) questo risulti un pensiero decisamente miope che guarda ancora solo all’oggi.

Secondo il CensisIl taglio del potere d’acquisto a causa dell’inflazione o la decrescita economica in cambio del green sono spettri che inquietano. La paura del cambiamento climatico non basta a far passare scelte che riducano il benessere individuale”.

“Se i combustili fossili sono maledetti in via di principio, tuttavia non piacciono le alternative che generano una inflazione a trazione green. Del resto, il 44,0% degli italiani è contrario a pratiche all’insegna della sostenibilità che determinino ulteriori iniquità sociali.Quelle iniquità sociali che però il cambiamento climatico e la crisi che ne sta derivando stanno comunque alimentando.

E parlare delle rinnovabili non aiuta anzi genera confusione:lo pensa il 72,1% dei residenti nel Nord-Ovest, il 75,7% nel Nord-Est, il 77,2% nel Centro e il 74,5% al Sud. Solo il 26,2% afferma di sapere precisamente cosa si intende per sostenibilità, il 60,8% ne ha una conoscenza per grandi linee e comunque non sarebbe in grado di spiegarlo ad altre persone“.

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Dallo studio emerge però anche che gli italiani riconoscono nella finanza un player importante per avviare proprio quella rivoluzione green di cui abbiamo bisogno per non annegare: “Secondo il 76,6% la finanza giocherà un ruolo importante, perché il collasso ambientale costituirebbe una minaccia per gli stessi investimenti. Per questo motivo sono importanti gli investimenti sostenibili Esg (Environmental, Social and Governance). Ma ancora il 64,4% degli italiani dice di saperne poco o niente. Il 63,4% ne ha solo sentito parlare“.

E proprio gli Esg potrebbero essere la chiave di tutto, ascoltando quell’84,6% di italiani che chiede chiarezza e semplicità nelle informazioni riguardo questo tipo di investimenti. La conoscenza può farci cambiare idea sulle rinnovabili e contribuire a renderci partecipi del cambiamento che potrebbe salvare il pianeta.

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