La pandemia ha avuto effetti sulla salute psichica degli adolescenti. I dati sono ancora parziali, ma risulta evidente un incremento dei disturbi legati ad ansia e depressione
Gli ultimi 2 anni sono stati difficili per tutti, a maggior ragione per la fascia di età che si affaccia alla socialità, e che da quest’ultima crea la propria visione del mondo relazionale. Le restrizioni, e la crescente paura dell’altro data dal timore del contagio, hanno provocato negli adolescenti un senso di isolamento che è fortemente controindicato in quella fascia di età. Infatti, la comparsa precoce di disturbi legati all’umore, all’ansia e alla depressione, si accompagna con l’incremento di fenomeni di bullismo e di aggressività.
L’Osservatorio Nazionale Adolescenza nell’ultimo anno è stato molto presente negli istituti scolastici, ed ha condotto, grazie ad un team di psicologi, numerose interviste. Nei colloqui svolti con circa 300 ragazzi tra gli 11 e i 19 anni, tra gennaio e maggio 2021, all’interno dei progetti di sportello di ascolto psicologico, è emerso che circa 1 adolescente su 4 ha sperimentato nell’ultimo anno vissuti depressivi, circa 1 su 5 ha manifestato problematiche legate all’ansia, in particolare disturbi di panico e fobia sociale, e il 25% ha messo in atto condotte autolesive.
“Si tratta di numeri importanti, aumentati rispetto al periodo pre-pandemia: i sintomi legati all’ansia e alla depressione, infatti, sono quasi raddoppiati nei ragazzi di questa fascia di età, l’autolesionismo è passato dal 18-20% al 25%, così come il cyberbullismo e i problemi alimentari sono incrementati entrambi di circa il 30%”, afferma la dott.ssa Maura Manca, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza.
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“Hanno troppo di frequente paura di fallire e di non riuscire, crisi di ansia prima di affrontare un esame o un’interrogazione, faticano a dormire, hanno anche paura di crescere, di diventare grandi, quasi come se avessero il timore di affrontare il mondo, di prendere decisioni e spesso anche di progettare il proprio futuro”.
È difficile capire come agire, sia da insegnanti che da genitori. Gli esperti dicono che un lavoro integrato, di coinvolgimento di tutte le parti deputate al processo di crescita è la soluzione migliore. Fortunatamente l’adolescenza è una fascia di età in cui si ha tempo per recuperare delle problematiche, anche se profonde. Ma allo stesso tempo è un’età che segna un passaggio formativo della vita, che in quanto tale deve essere trattato con la massima cura.