Nel 2022 potrebbe arrivare un nuovo tributo a carico di alcune categorie di auto. L’obiettivo è quello di finanziare un altro provvedimento
La pandemia ha creato un problema nel settore dei consumi. La rapida ripresa, collegata all’incertezza sul futuro, ha avuto l’effetto di tenere basse le produzioni di materie prime, specie quelle energetiche, creando una disparità tra domanda e offerta. La conseguenza è stata, in questo caso, l’aumento dei prezzi delle materie prime per effetto della superiorità della domanda di merce rispetto all’offerta. Uno dei settori più in difficoltà è senza dubbio quello legato ai trasporti privati. Gli automobilisti stanno facendo i conti da mesi con l’aumento dei carburanti.
Auto, proposta una nuova tassa
Proprio per questo settore, potrebbe arrivare nel 2022 un nuovo tributo. Si tratta dell’ecotassa, ossia un tributo da far pagare all’acquisto di determinati autoveicoli che superano una certa soglia di inquinamento. L’obiettivo non è soltanto quello di scongiurare l’acquisto di veicolo più inquinanti ma anche raccogliere risorse per finanziare quelle che inquinano meno o per nulla, come al caso dei veicoli elettrici.
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Nello specifico si tratta di una proposta parlamentare legata alla legge di bilancio 2022 che è stata accolta dalla maggioranza. Tuttavia, si tratta di una proposta non vincolante fatta al Governo, nel senso che non è ancora certa la sua operatività. Le parti politiche ne discuteranno. Si tratta, in sostanza di rinnovare l’ecotassa sulle auto che superano 161 g/km di CO2.
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La tassa si pagherebbe al momento dell’acquisto di determinati veicoli che rientrano nei parametri suddetti di inquinamento. Il tutto per finanziare l’acquisto di auto elettriche o ibride nonché di impianti di ricarica per case private. Quella delle ricariche è una delle problematiche che frena il decollo dei veicoli elettrici in Italia. I processi di installazione di colonnine sono ancora molto lenti.