Agenzia delle Entrate: pioggia di avvisi fiscali in arrivo. Chi riguarda

Il 2022 sarà un anno in cui aumenteranno i controlli fiscali. In arrivo raffiche di avvisi di pagamento dalle agenzie

avvisi fiscali 2022
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Il 2022 sarà un anno in cui è previsto l’aumento di controlli da parte degli organi preposti su fisco e contanti. L’aumento dei controlli è previsto anche in attuazione del Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel 2022, infatti, proprio nel piano stesso è previsto un incremento dei controlli sulle dichiarazioni dei contribuenti. Stanno già partendo dall’Agenzia delle Entrate comunicazioni indirizzate ai contribuenti.

Fisco, in arrivo lettere ai contribuenti

avvisi fiscali 2022
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Si tratta, nello specifico, delle lettere di compiliance. Sono degli avvisi fiscali in cui il contribuente non in regola viene invitato a sistemare la sua posizione attraverso una riduzione della sanzione prevista. In questo modo, infatti, c’è la possibilità da parte del fisco di recuperare somme dovute dai contribuenti non in regola. Per ora si tratta delle dichiarazioni dei redditi relative all’anno 2017. Le lettere sono partite già a fine 2021 e continueranno in massa per tutto il 2022.

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E’ previsto nel Pnrr un cronoprogramma di incrementi delle lettere da inviare ai cittadini. Nel 2022 dovranno essere del 20% in più rispetto a quelle inviate nel 2019. Inoltre, sempre per il 2022 l’obiettivo fissato dal fisco è il recupero del 15% in più rispetto al 2019 del gettito dovuto all’invio degli avvisi fiscali. Dovranno invece diminuire del 5% le lettere di falsi positivi, ossia comunicazioni attestanti dichiarazioni regolari anche se non lo sono.

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Nel 2024 le lettere inviate dovranno invece aumentare del 40% rispetto al 2019 mentre il gettito recuperato dagli avvisi fiscali dovrà salire del 30%. Inoltre, in merito alle fatture elettroniche sono in corso nuovi strumenti per poter individuare casi di sotto-fatturazione o evasione totale. Per le partite iva ci saranno ulteriori verifiche in caso di non coerenza tra importo fatturato e tipologia di bene ceduto, di non corretta applicazione dell’esenzioni Iva, di omessa imputazione di costi e controlli sulle non uniformità delle giacenze di magazzino.

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