Anche per il nuovo anno la l’Inps conferma la Naspi come ammortizzatore sociale fondamentale. Ma non tutti i disoccupati ne sono beneficiari
La Naspi, o meglio, la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è un’indennità di disoccupazione che spetta a coloro che perdono involontariamente il lavoro. L’Inps specifica che nella perdita “involontaria” del lavoro sono comprese anche le dimissioni involontarie, ovvero le situazioni in cui il lavoratore è costretto a dimettersi per condizioni insostenibili dell’impiego, quale mobbing, molestie sessuali, demansionamento etc.
Ma la Naspi non è automatica, deve essere richiesta appositamente dal lavoratore. Per accedere immediatamente al sussidio la domanda deve essere inoltrata all’Inps entro 8 giorni lavorativi dalla perdita dell’impiego. In questo modo si potrà percepire direttamente la prima mensilità dopo la perdita dell’impiego.
La condizione essenziale per percepire la Naspi è essere disoccupati contrattualmente. Ad esempio, i lavoratori sotto contratto a tempo determinato, ma che lavorano a zero ore e che di conseguenza non percepiscono stipendio, non possono accedere alla Naspi.
Ma anche se disoccupati e licenziati, non tutti gli ex lavoratori possono ricevere la Naspi. Alcuni hanno questo diritto, altri no.
Naspi, chi sono i disoccupati esclusi dall’INPS
L’Ente di previdenza sociale, Inps, sul suo portale stesso fa una lista dei lavoratori a cui è ricolta la Naspi. Tenendo sempre come requisito principale la perdita involontaria del lavoro, l’Inps specifica che tra i lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che possono accedere alla Naspi ci sono anche:
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- apprendisti;
- soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
- personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
- dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
Sono invece esclusi dalla prestazione:
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- dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
- operai agricoli a tempo determinato e indeterminato;
- lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
- lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
- lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la NASpI.