La nuova legge di bilancio prevede una deroga al termine ordinario per il pagamento delle cartelle esattoriali, vediamo nello specifico di cosa si tratta
Durante questi mesi, molti cittadini italiani si vedranno notificare le cartelle esattoriali da parte delle Agenzie di riscossione. Agenzie che hanno il compito di recuperare in modo coattivo i crediti esigibili e che non sono stati corrisposti dai contribuenti italiani.
Con la nuova legge di bilancio, però, è cambiato qualcosa: i termini previsti per il pagamento sono differenti rispetto a prima. Questo tipo di manovra è stata pensata dal governo in un’ottica di aiuto per quei debitori che non riescono a saldare le loro pendenze vista l’emergenza sanitaria e le ricadute sull’economia che questa ha portato.
La nuova manovra finanziaria, Legge n°234/2021, che sarebbe la legge di bilancio 2022, in materia di riscossione, ha introdotto una norma che allunga il termine di scadenza per pagare le cartelle esattoriali notificate dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022.
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Prima dell’introduzione di questa norma, le cartelle esattoriali notificate dalle Agenzie ai cittadini andavano pagate entro 60 giorni dalla notifica. Con la nuova legge di bilancio, questo termine è stato allungato a 180 giorni: se prima un debito riscosso dalle Agenzie andava saldato entro due mesi, adesso è possibile pagare entro 6 mesi.
Anche per quanto riguardo le cartelle notificate tra il 1° settembre 2021 e il 31 dicembre 2021, la situazione è identica. Il D.L. 146/2021, chiamato anche decreto fiscale, ha previsto che il termine di pagamento delle cartelle esattoriali notificate tra il 1° settembre 2021 e il 31 dicembre 2021 è spostato da 60 giorni dalla notifica della cartella interessata.
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Il termine di 180 giorni non è riportato sulla cartella esattoriale, ma rimane comunque valido. Inoltre, se la cartella esattoriale viene pagata entro i 180 giorni non è possibile incorrere in more di alcun tipo. Ricapitolando, trascorso il periodo di 180 giorni dalla notifica della cartella esattoriale: