Dal 2019 nuova presentazione della dichiarazione di successione ma l’Agenzia delle Entrate non abbandona i vecchi modelli
La dichiarazione di successione ha finora comportato la presentazione presso l’Agenzia delle Entrate del Modello 4 cartaceo. Un adempimento la cui prassi non subirà modifiche per i decessi avvenuti prima del 3 ottobre 2006.
Il modello può essere spedito tramite raccomandata o altro mezzo equivalente dal quale risulti con certezza la data di spedizione. Se si tratta di una prima dichiarazione, la dichiarazione deve essere inviata all’ufficio territoriale dell’Agenzia incaricato della lavorazione in relazione all’ultima residenza nota del defunto.
Altrimenti, se si tratta della modifica di una dichiarazione già presentata utilizzando il Modello 4, è necessario continuare l’utilizzo di questo modello seguendo le relative modalità di presentazione. L’ufficio territoriale di riferimento, in questo secondo caso, è il medesimo presso il quale è stata presentata la prima dichiarazione.
L’Agenzia delle Entrate rende nota una nuova modalità di trasmissione della dichiarazione di successione. Dal gennaio 2019 viene introdotta infatti la via telematica per la trasmissione del modello. Il file può essere trasmesso mediante invio diretto, se esistono le condizioni specificate dall’Agenzia delle Entrate. In alternativa, possono essere utilizzati gli strumenti software resi disponibili dalla stessa Agenzia.
In questo secondo caso, prima dell’invio, il file deve essere firmato e cifrato, consentendo così all’Agenzia di verificare i dati nella loro provenienza e assicurare la loro integrità. L’invio on-line avviene utilizzando due diverse applicazioni, scaricate e installate direttamente dall’applicazione “Desktop Telematico”:
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Il Desktop Telematico permette di concludere le attività con l’invio del file, al quale seguirà l’esito di conferma della trasmissione e l’assegnazione del protocollo. Rimane l’alternativa del file autenticato da inviare nella servizi “Servizi” dell’area autenticata del sito web dei Servizi Telematici.
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Da qui, si può monitorare lo stato di elaborazione dei file inviati, consultabili dal servizio “Ricevute”. Il file risulta acquisito solo a seguito del rilascio della ricevuta che ne attesta l’accettazione. In caso di presenza di segnalazioni di errore la ricevuta riporterà le motivazioni dello scarto.