Gli italiani potranno richiedere il rimborso di tamponi e mascherine grazie alle detrazioni per le spesa sanitarie. Ma solo a queste condizioni
Sono ormai due anni che la pandemia da Covid-19 ha letteralmente stravolto le nostre vite, cambiando tante nostre abitudini. Abbiamo iniziato ad indossare la mascherina come dispositivo di protezione e i tamponi sono diventati all’ordine del giorno.
Il bilancio familiare è stato aggravato, in questi anni, dall’acquisto di mascherine, test e tamponi. Forse non tutti sanno che i soldi spesi per questi acquisti possono essere recuperati o, per meglio dire, rimborsati grazie alle detrazioni per spese sanitarie.
Tamponi e mascherine: ecco come chiedere il rimborso
Mascherine, test e tamponi potranno essere detratti con la prossima dichiarazione dei redditi, ovvero quella del 2022. Queste spese, in teoria, rientrano tra le spese mediche/ sanitarie e, per questo, hanno diritto all’apposita detrazione IRPEF. La detrazione spettante è del 19%, calcolato su un importo superiore a 129,11 euro, per un massimo di spesa di 1.000,00 euro. L’importo massimo che si può ottenere a titolo di rimborso è pari a 165,47 euro.
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Se quello dell’importo è un primo limite, il secondo limite è rappresentato dalla prova di spesa che deve risultare da un’apposita documentazione. Sono considerati giustificativi validi gli scontrini parlanti, le fatture e le ricevute fiscali. Ricordiamo poi che il costo sostenuto per test rapidi, molecolari, sierologici o antigenici, eseguiti in farmacia o presso laboratori pubblici o comunque accreditati con il SSN, può essere portato in detrazione anche se pagato in contanti.
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Se invece i test sono stati effettuati presso strutture private non accreditate con il SSN allora bisogna aver pagato con metodo di pagamento tracciabile (carta di credito). Il costo delle mascherine può invece essere detratto se sono qualificate come dispositivi medici: le chirurgiche devono essere prodotte nel rispetto della norma tecnica UNI EN 14683/2019; per le FFP2 o FFP3, va rispettata la norma armonizzata UNI EN 149/2009.
Ricordiamo che anche le spese sanitarie sostenute all’estero godono della suddetta detrazione. Anche in tal caso serve la documentazione da utilizzare come giustificativo e che il pagamento sia avvenuto con metodo tracciabile.