Mascherine Ffp2 lavabili, cosa sono e dove si trovano

Le Ffp2 sono state prodotte anche in versione riutilizzabile, ma che livello di protezione offrono? Dove si trovano?

mascherine ffp2 conservazione
(foto: Pixabay)

Le mascherine sono un oggtto che fino a 2 anni fa non esisteva nelle nostre vite se non per lavoratori specialistici a contatto con sostanze tossiche. Ad oggi, sono diventati un oggetto quotidiano di cui non si può fare più a meno. Di recente, i nuovi decreti del presidente del Consiglio hanno incrementato l’utilizzo delle mascherine, in particolare delle Ffp2. Dal 10 gennaio è stato introdotto l’obbligo di portare le Ffp2 sui mezzi pubblici ed in alcuni luoghi chiusi.

E’ anche tornato l’obbligo delle mascherine all’aperto, sia Ffp2 che chirurgiche. All’inizio della pandemia ci si è trovati con una domanda di mascherine superiore all’offerta, per cui in molti hanno ripiegato sulle mascherine dette di comunità, ovvero quelle di stoffa, che non sono però filtranti come le Ffp2. Le mascherine di stoffa consentono anche il riutilizzo a seguito dell’igienizzazione del prodotto.

Mascherine Ffp2 lavabili, come funzionano

mascherine plastica
(unsplash)

Quindi la necessità del riutilizzo delle mascherina viene da più esigenze: quella ecologica. Negli ultimi 2 anni abbiamo visto nelle città mascherine abbandonate per strada, ed inoltre hanno aumentato il carico di rifiuti di origine plastica. In secondo luogo economica: il riutilizzo consente di non dover possedere una mascherina al giorno.

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Al momento sono ancora poche le mascherine Ffp2 lavabili, e si trovano perlopiù online. E’ bene controllare che sia sempre presente il marchio CE, che identifica l’origine comunitaria del prodotto. Per capire se sono lavabili o meno, si deve controllare la sigla affianco al marchio CE. NR significa non riutilizzabile, invece R vuol dire riutilizzabile.

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Perché una mascherina venga certificata come riutilizzabile (R o RD) la norma prevede che venga sottoposta a un test detto test della dolomite o test di intasamento: in breve è un modo per verificare che la mascherina abbia un buon livello di traspirabilità anche con concentrazioni di polvere molto elevate nell’ambiente.

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