Per chi svolge il lavoro di cura domestica l’Inail offre un’assicurazione agevolata che permette di ricevere premi in caso di infortuni
La casalinga o il casalingo, fino a poco tempo fa non erano considerati lavori. Non esiste retribuzione per la cura domestica e de figli, è vero, ma si assolve comunque un ruolo fondamentale nella società, che se declassato, può diventare sempre più raro. Casalinga/o, per essere definito tale, deve occuparsi della cura dell’ambiente domestico come attività principale e non avere altri impieghi fissi.
Per queste categorie l’Inail ha predisposto un’assicurazione agevolata che permette di ricevere dei premi assicurativi in caso di infortunio, disabilità o decesso. Per rietrare nel piano assicurativo agevolato l’Inail sottolinea che i requisiti sono:
- avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni;
- svolgere un’attività rivolta alla cura dei componenti della tua famiglia e dell’ambiente in cui dimorano;
- non essere legato da vincoli di subordinazione;
- prestare lavoro domestico in modo abituale ed esclusivo, non svolgere cioè altre attività per le quali sussiste obbligo di iscrizione a un altro ente o cassa previdenziale.
Quanto costa l’assicurazione casalinga e quanto rende
Il premio assicurativo da versare entro il 31 gennaio è di € 24,00 da pagare in un’unica soluzione. È possibile effettuare il pagamento anche dopo la scadenza prevista: in questo caso la copertura dell’assicurazione è attiva dal giorno successivo al pagamento. Nel caso in cui si abbia un reddito molto basso, il cui lordo non supera i 4.648,11 euro l’anno, ed il nucleo familiare ha un reddito complessivo lordo inferiore ai 9.296,22 euro l’anno, il premio assicurativo è a carico dello Stato.
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I premi stabiliti dall’Inail sono i seguenti:
- Se si ha un’invalidità pari o superiore al 16% (per gli infortuni occorsi a partire dal 1° gennaio 2019), si ha diritto a una rendita mensile esentasse per tutta la vita, proporzionale all’invalidità (da € 119,23 a € 1.454,07).
- In presenza di determinate gravi menomazioni, si ha diritto anche all’assegno per l’assistenza personale continuativa (APC), di 574,59 euro.
- Se si ha un’inabilità permanente accertata tra il 6% e il 15%, si ha diritto comunque a una prestazione una tantum pari a 337,41 euro.
- La tutela assicurativa comprende l’infortunio mortale: ai superstiti viene corrisposta una rendita e un assegno una tantum pari a 10.542,45 euro.