Quando compiliamo un modello F24 dobbiamo prestare attenzione a non commettere questi errori che portano a sanzioni
Ogni italiano, almeno una volta nella vita, ha pagato un modello F24, indispensabile per pagare varie tasse come imposte sui redditi, contributi Inps o Inail, premi Inail ed imposte ed accise varie.
Il modello F24 deve quindi essere utilizzato da tutti i contribuenti, titolari e non titolari di partita Iva, per il versamento di tributi, contributi e premi. È definito “unificato” perché permette al contribuente di effettuare con un’unica operazione il pagamento delle somme dovute, compensando il versamento con eventuali crediti.
F24, gli errori più comuni e le sanzioni da pagare
Nonostante sia un modello semplice da compilare, molti italiani si affidano ad intermediari quali professionisti, associazioni di categoria o Caf, per evitare eventuali errori nella compilazione, errori che potrebbero portare a grattacapi e a problemi con l’Agenzia delle Entrate. Tre sono infatti gli errori che si commettono più frequentemente nella compilazione dell’F24. Vediamoli insieme.
Gli errori che più frequentemente si commettono nella compilazione dei modelli di versamento consistono nella sbagliata indicazione del codice tributo, del periodo di riferimento e del codice fiscale. Inoltre per l’omessa presentazione del modello F24 con saldo zero, la legge prevede l’applicazione di una sanzione pari a 100 euro, ridotta a 50 euro se il ritardo non è superiore a cinque giorni lavorativi.
Leggi anche: Pensioni INPS, come ottenere l’ecocert autonomamente
Per regolarizzare quest’ultima violazione è possibile ricorrere al ravvedimento. In questo caso è necessario presentare il modello F24 omesso e versare una sanzione ridotta. Se il contribuente presenta il modello F24 entro cinque giorni dall’omissione la sanzione è pari a 5,56 euro; se lo presenta entro novanta giorni di 11,11 euro.
Leggi anche: Green pass, brutta sorpresa per i pensionati: cambia tutto
Se il contribuente corregge l’errore dopo 90 giorni la sanzione è pari a 12,50 euro se il modello F24 viene presentato entro un anno dall’omissione; 14,29 euro se il modello F24 a saldo zero viene presentato entro due anni dall’omissione. La sanzione è di 16,67 euro per l’F24 a saldo zero presentato superati i due anni dall’omissione. Il contribuente che si ravvede dopo che la violazione viene constatata con un processo verbale pagherà una sanzione 20 euro.
Se il contribuente si accorge che la compensazione effettuata con un modello F24 presentato a saldo zero risulti errata, può effettuarla correttamente presentando un nuovo modello F24. In questo caso può chiedere all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate l’annullamento del primo modello F24 errato.