Nuovi chiarimenti sulla bozza del Dpcm Green pass che entrerà in vigore il 1° febbraio 2021. Cosa cambia per alimentari e farmacie
Sembra che non ci sia pace. I cittadini iniziano ad essere parecchio confusi, e forse anche i politici lo sono un po’. Le regole sul Green pass, e su dove sarà obbligatorio esibirlo, continuano a subire aggiustamenti di giorno in giorno. Nel frattempo continua a spron battuto il piano vaccinale, anche in virtù dei nuovi obblighi.
Infatti, per chi non è vaccinato o non in possesso di un certificato con tampone negativo, la vita dal primo febbraio sarà piuttosto difficile. Interdette tutte le atività ricreative, compresi ristoranti, bar, conema, teatri, musei etc. Per gli over 50 inoltre, scatterà l’obbligo vaccinale. Quindi per chi ha un’età pari o superiore ai 50 anni, anche per passeggiare servirà il pass rinforzato, che attesti vaccino o guarigione.
Se non ci saranno ulteriori deroghe, nella stessa data alle restrizioni sui pass si accompagnerà la riapertura delle discoteche e terminerà l’obbligo delle mascherine all’aperto. Il decreto natalizio era valido fino al 31 gennaio 2022.
Green pass, è obbligatorio in farmacia e nei supermercati?
Le restrizioni sul pass riguardano tutti gli esercizi commerciali, ad esclusione di alimentari, farmacie e negozi che vendono prodotti veterinari. Per questi esercizi c’è l’esenzione di verificare il Green pass. Quindi per andare in farmacia, per acquistare prodotti sanitari o per prestazioni mediche non ci sarà bisogno del pass. Rispetto ad una prima bozza, in cui veniva indicato che in assenza di Green pass si potesse fare la spesa “solo per beni di prima necessità“, il Governo ritratta.
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Nelle Faq governative, è scritto: “Coloro che accedono agli esercizi commerciali esenti dal Green pass previsti dall’allegato del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 21 gennaio 2022 possono acquistare ogni tipo di merce in essi venduta? Sì, l’accesso ai predetti esercizi commerciali consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie individuate dal Dpcm”, ha chiarito l’esecutivo”.