Novità dal Fisco per il 2022. Spariscono dei costi che passeranno dai cittadini allo Stato rendendo le cartelle più “leggere”
Il 2022 è l’anno dei cambiamenti per ciò che riguarda la circolazione del danaro che coinvolge in prima persona i cittadini. Buste paga, pensioni, Irpef, sono solo alcune delle novità così come l’assegno unico in luogo di quasi tutti le detrazioni familiari e per i figli a carico. Il bilancio per i cittadini si potrà tirare solo a fine anno dai i cambiamenti in corso. Ciò che porterà dei vantaggi è, invece, un taglio avvenuto per le cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate.
A partire da quest’anno, infatti, quando un pagamento passerà al ruolo, ossia all’agente della riscossione dopo i 60 giorni senza che ci sia stato il versamento, saranno tagliati dei costi. Si tratta dell’aggio, ossia un onere per il servizio di riscossione che si aggira tra il 3% e il 6% sulla somma dovuta. Un costo che, in sintesi, graverà interamente sullo Stato. Eliminato anche l’onere dell’1% per i pagamenti spontanei. Le spese che resteranno a carico del debitore saranno quelle di notifica e quelle relative alle procedure cautelari.
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Tuttavia, va sottolineato che la novità riguarda i ruoli sorti dal 1 gennaio 2022. Per tutte le cartelle esistenti al 31 dicembre 2021 si continueranno a pagare i costi previsti. Per le cartelle di pagamento, questa novità si unisce alla data di scadenza riformulata per le cartelle pendenti. La legge di bilancio 2022, infatti, ha modificato i termini. Ora i debitori avranno 180 giorni di tempo e non 60 per versare i debiti dovuti relativi alle cartelle esattoriali.
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Tali provvedimenti sono stati resi necessari per dare un sostegno ulteriore in tempo di pandemia dopo la sospensione dei pagamenti delle cartelle dei mesi scorsi. Questo provvedimento arriva dopo il “saldo e stralcio” che ha permesso a molti debitori di regolarizzare la propria posizione con un grosso sconto.