Caro bollette, le misure che gli italiani vorrebbero secondo un indagine commissionata da Estra

Estra, tra i leader italiani della distribuzione e vendita di gas naturale, ha commissionato all’istituto Piepoli un’indagine riguardo la povertà energetica e le misure messe in atto per fronteggiarla viste dal punto di vista dei cittadini

foto Pexels

I risultati, come riporta anche il bollettino sul sito ufficiale della società, sono stati presentati in un convegno tenutosi a Prato e riguardano interviste svoltesi alla fine del 2021. Sicuramente fa riflettere il dato per cui l’83% degli italiani intervistati percepisce come negativo il clima economico del nostro Paese anche se c’è un 51% che, guardando invece al futuro, percepisce la situazione come meno negativa.

Ma c’è per esempio il 76% degli italiani che mette le bollette energetiche in cima alla lista delle spese che gravano sul bilancio familiare con le spese alimentari scelte solo dal 48% e i trasporti scelti solo dal 18%. Come accennavamo, una parte dell’intervista riguarda le misure utilizzabili per calmierare proprio le bollette: “al primo posto troviamo il finanziamento della riduzione delle accise su gas e luce con la fiscalità generale (42%), seguita dal taglio degli oneri di sistema (40%) e dalla previsione di un contributo di solidarietà a carico dei percettori di redditi alti (21%)“.

Guardando agli interventi messi in atto dal Governo Draghi si nota come due su tre di questi interventi siano stati messi in atto e come mancherebbe solo il contributo di solidarietà per i redditi più alti, una misura che sicuramente porterebbe ad accese discussioni in Aula. Si tratta però di un segnale da non sottovalutare e che si lega al fatto che ci sia un 21% di italiani che dichiara di avere problemi ad arrivare a fine mese anche a causa proprio delle bollette.

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E per far fronte al caro bollette, a quanto pare gli italiani stanno mettendo in pratica tutta una serie di comportamenti che sono positivi non soltanto per le tasche ma proprio per il consumo energetico e quindi per il pianeta: c’è per esempio il 93% degli intervistati che ha dichiarato di spegnere sempre o spesso le luci se c’è luce naturale, l’85% adotta lo stesso comportamento con il pc mentre l’81% lo fa con gli apparecchi che si trovano in stand by.

E se più della metà degli intervistati ha dichiarato di aver sostituito o di avere l’intenzione di sostituire dispositivi e impianti con modelli più nuovi ed efficienti, c’è poi invece solo un 43% di popolazione che guarda all’installazione di impianti per l’autoproduzione come a una possibile soluzione.

Una percentuale che deve farci riflettere è quella degli italiani che è in grado di indicare in modo corretto quanto le tasse incidono sul totale della spesa energetica che purtroppo è ferma al 27% con invece il 42% degli italiani che tende a sottostimare il peso delle tasse sulla bolletta finale. Un segnale di come gli italiani percepiscano che c’è un “problema” nella tassazione dell’energia ma che poi non sono effettivamente in grado di quantificare il peso degli oneri rispetto alla spesa energetica.

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