Il carburante continua ad aumentare raggiungendo di nuovo un picco per la benzina. Ecco quando costa al litro
Ancora brutte notizie per tutti gli italiani che possiedono un automobile o un veicolo a due ruote: il prezzo della benzina sale di nuovo alle stelle.
Nelle ultime settimane il costo della benzina ha continuato ad aumentare, raggiungendo in un anno un +20,5% per la benzina e un 22,3% per il gasolio. Un vero e proprio salasso per le famiglie italiane a cui si va sommando anche l’aumento del costo di prodotti e beni primari a causa dell’inflazione.
Benzina alle stelle, il prezzo attuale
L’Unione Nazionale Consumatori ha stimato che per un pieno di 50 litri il costo, in una sola settimana, è aumentato di 1 euro e 22 centesimi per la benzina e di 1 euro e 35 centesimi per il gasolio. Stabile invece il Gpl, da 0,817 euro a 0,816. Secondo i dati comunicati dai gestori all‘Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale della benzina, in modalità self service resta a 1,782 euro al litro.
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Il prezzo oscilla, a seconda dei diversi marchi di distribuzione, tra gli 1,776 e 1,797 euro/litro (no logo 1,760). Il prezzo medio praticato del diesel self raggiunge 1,655 euro/litro (ieri 1,654) con le compagnie posizionate tra 1,653 e 1,663 euro/litro (no logo 1,640).
Una crescita costante quella dei carburanti che sta mettendo a dura prova le famiglie italiane già esauste a causa del caro bollette, dell’inflazione e dell’aumento delle materie prime del sistema agroalimentare. Coldiretti ricorda che l‘85% delle merci presenti sugli scaffali dei super e ipermercati viaggia su strada. L’aumento del costo del carburante si ripercuote, conseguentemente, sul carrello della spesa delle famiglie e sui costi delle imprese.
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Gli incrementi dei listini dei carburanti hanno quindi effetti negativi sull’intero sistema economico. Il caro-benzina determina maggiori costi in capo a industrie e imprese, causa aumenti dei prezzi al dettaglio e ha ripercussioni sull’inflazione.
“Occorre introdurre strumenti in grado di sterilizzare l’Iva e ridurre le accise – afferma Furio Truzzi di Assoutenti – quando i prezzi alla pompa salgono oltre una certa soglia. Solo così sarà possibile contenere la crescita dei listini e limitare gli effetti indiretti del caro-benzina sui prezzi dei prodotti trasportati e sui costi per industria e imprese”.