Bollo auto non pagato: quando scatta il fermo amministrativo

Quando non paghiamo il bollo auto potremo incorrere nel fermo amministrativo del nostro mezzo. Ecco quando questo accade

bollo auto
Facebook

Il bollo auto deve essere pagato tutti gli anni, alla sua scadenza, dagli automobilisti italiani per evitare di incorrere in sanzioni più o meno gravi.

Così come un veicolo non può circolare senza assicurazione, così il bollo auto va rinnovato annualmente da milioni di automobilisti italiani. Nel caso in cui non lo si pagasse, si può incorrere in spiacevoli conseguenze che raggiungono il culmine con il fermo amministrativo.

Bollo auto, ecco quando scatta il fermo amministrativo

Bollo auto
Bollo auto (Foto Pixabay)

La tassa automobilistica è gestita dalle Regioni e dalle Province Autonome di Bolzano e Trento. Fanno eccezione le Regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna per le quali la tassa è gestita dall’Agenzia delle Entrate. Sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo al pubblico registro automobilistico (PRA).

Leggi anche: Rottamazione ter 2022: ecco le scadenze da rispettare

Se l’automobilista continua a essere moroso le Regioni hanno quindi la facoltà di rivolgersi ai concessionari alla riscossione che mettono in moto un iter che termina con il fermo del mezzo. Ovviamente questo provvedimento è molto raro e, prima di arrivarci, le Regioni intimano il pagamento attraverso l’invio di una serie di solleciti. La pratica viene trasferita all’Agenzia delle Entrate solo dopo che è trascorso un periodo di tempo in cui non c’è stata risposta da parte del debitore.

Leggi anche: Mascherine Ffp2, attenzione: mai lette le avvertenze sul retro?

Dopo l’iter di avvisi e raccomandate l’Agenzia delle Entrate avvisa l’automobilista con il preavviso di fermo amministrativo. Il provvedimento vero e proprio scatta solo a distanza di 30 giorni. In questo modo la vettura non può più circolare, non può essere rottamata e neppure custodita in un luogo di pubblico accesso.

Gestione cookie