Dopo il voto del Parlamento Europeo sulle raccomandazioni della commissione d’inchiesta a che si occupa della Protezione degli animali durante il trasporto da Animal Equality arrivano forti critiche per l’approvazione di un testo ulteriormente annacquato rispetto alle già tenui proposte iniziali
Il comunicato pubblicato sul sito ufficiale dell’associazione animalista, che da anni si batte perché gli animali negli allevamenti vengano trattati non come oggetti ma come esseri dotati quantomeno di recettori del dolore e con un minimo di dignità, non fa sconti. Nelle prime battute viene ricordato il discorso della Commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides. che ha voluto ribadire come il benessere degli animali sia una priorità della strategia Farm to Fork e del suo mandato.
Subito dopo l’associazione ricorda che “il Parlamento ha consegnato nelle mani della Commissione un voto che va in direzione opposta, di fatto annacquando il testo già debole uscito dalla Commissione di inchiesta sul trasporto di animali vivi a dicembre. Si tratta di un fatto molto grave, che non tiene conto delle numerose inchieste e denunce portate avanti non solo da alcune autorità dei singoli Stati membri ma anche delle organizzazioni non governative che da tempo denunciano l’orrore del trasporto di animali vivi“.
In generale le condizioni in cui gli animali vengono spostati anche per centinaia di chilometri via terra e via mare sono perlopiù immonde, indegne e raccapriccianti: si tratta di una sofferenza inutile che si aggiunge alle sofferenze che gli stessi animali hanno patito negli allevamenti intensivi e che partiranno nel breve percorso che li condurrà alla morte.
Se non possiamo smettere di mangiare carne, dobbiamo almeno pretendere che questa carne non sia frutto di un dolore inutile. Il comunicato di Animal Equality esprime tutto il rammarico per l’ennesima occasione persa: “Dopo decenni di campagne e inchieste per fermare la sofferenza degli animali durante il trasporto, siamo profondamente delusi nel vedere come il voto in Parlamento si sia dimostrato un fallimento, che ha protetto istanze industriali ed economiche dimenticandosi delle continue e terribili violazioni e sofferenze a cui sono sottoposti ogni giorno milioni di animali, trasportati spesso in condizioni in piena violazione delle norme, in camion sovraffollati e senza cibo né acqua per ore e giorni“.
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I provvedimenti presi infatti non tengono conto per esempio delle richieste fatte per limitare le ore di trasporto via mare, per garantire un minimo di sicurezza agli animali gravidi o appena nati.
Queste le parole di Alice Trombetta, direttrice esecutiva di Animal Equality Italia: “Crediamo che il Parlamento europeo abbia perso l’occasione di sostenere dei cambiamenti profondi e importanti e non sia riuscito a soddisfare le richieste dei cittadini. Ora le nostre speranze sono riposte nella Commissione europea, a cui affidiamo il compito di permettere la sostituzione del trasporto di animali vivi con un commercio di sola carne, carcasse e materiale genetico, non solo “per quanto possibile” come indicato invece nel testo del Parlamento“.