C’è un modo semplice per capire se il nostro cervello sta invecchiando: il test di Stroop. Ecco in che cosa consiste
Tra gli organi più affascinanti del nostro corpo umano c’è sicuramente il cervello: una macchina prodigiosa e, allo stesso tempo, molto fragile.
Proprio come tutti gli organi del nostro corpo, anche il cervello è soggetto ad invecchiamento o decadimento e, diversamente da quanto si crede, questo decadimento non è prerogativa esclusiva delle persone anziane o di chi soffre di patologie come demenza e Alzheimer.
Esiste un semplice test che permette di valutare alcune funzionalità legate all’attenzione del nostro cervello: il test di Stroop.
Il test di Stroop è stato elaborato negli anni ’30 dallo psicologo statunitense Ridley Stroop ed tuttora utilizzato. Il test presenta alcune semplici parole che indicano i colori, che sono state scritte con un colore diverso da quello che il loro significato comunica: al candidato viene chiesto di nominare ad alta voce il colore dell’inchiostro usato per scrivere le parole – non la parola che è stata scritta.
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Il fatto che forma grafica e significato siano sovrapposti manda in tilt il cervello di coloro che non sono in grado di rispondere prontamente e correttamente. Un tempo di risposta lento o difficoltà riscontrate nel distinguere ciò che è scritto dal modo in cui è scritto può essere spia di un qualche malfunzionamento del nostro cervello come demenza e altre malattie neurodegenerative.
Se il nostro cervello non è in grado di superare il test non bisogna saltare subito a conclusioni affrettate e tragiche dal momento che potrebbe trattarsi semplicemente di un momento di stanchezza o un affaticamento temporaneo dovuto a un periodo di forte stress. Ricordiamo infatti che uno stile di vita sbagliato può contribuire alla salute del cervello, rallentandone il declino cognitivo e scongiurando il rischio di demenza e altre patologie.
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Per evitare un invecchiamento del cervello ci sono delle buone abitudini da non trascurare come fare movimento. Uno stile di vita sedentario può peggiorare nel tempo le funzioni cerebrali, causare un declino cognitivo e addirittura ridurre la materia grigia.
Ricordiamoci poi di mantenere i contatti con il mondo in un’epoca in cui buona parte delle relazioni interpersonali avviene per il tramite di uno schermo; ricordiamoci di essere sempre curiosi e infine di dormire bene. Dormire poco o male impatta negativamente la memoria, l’attenzione, la capacità di prendere decisioni.