La pensione di reversibilità contempla tutta una serie di regole e dettagli, sia per quanto riguarda l’accesso che l’importo
La pensione di reversibilità è una forma di trattamento previdenziale a favore dei superstiti di un pensionato deceduto ed iscritto alla gestione assicurativa Inps. Esistono due tipologie principali di pensione ai superstiti:
Entrambe le tipologie sono a beneficio principalmente del coniuge, o dei coniugi. Infatti la pensione di reversibilità spetta anche in caso di divorzio. Gli altri beneficiari principali sono i figli, ma solo con determinate condizione anagrafiche e di reddito.
La legge, per evitare il più possibile il ricorso ai tribunali, prende in considerazione tutti i casi possibili. Ad esempio non solo i figli legittimi sono beneficiari della pensione di reversibilità, ma anche i figli non riconosciuti o in affido.
E’ importante che siano minorenni, o che se maggiorenni frequentino dei corsi di avvviamento professionale o universitari. Nel primo caso la reversibilità spetta fino a 21 anni, nel secondo fino a 26.
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I requisiti anagrafici devono essere rispettati anche:
Nessun limite di età per i figli inabili al lavoro ed a carico del pensionato deceduto