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Alimentazione

Trasparenza alimenti, in Francia scatta l’obbligo di indicare l’origine della carne in ristoranti e mense

La Francia torna ad essere modello nella gestione delle etichettature alimentari. Si auspica che a breve anche l’Italia la segua

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Da marzo 2022 entrerà in vigore la norma, approvata con un decreto pubblicato settimana scorsa sul Journal officiel del Governo. Già dal 2012 si discuteva di introdurre l’obbligo di indicare la provenienza della carne negli esercizi di ristorazione e nelle mense pubbliche, ed ora è arrivato. La nuova legge prevede che sui menu si debba citare il Paese di origine della carne e quello di allevamento. La regola riguarda tutti i tipi di carne.

Il discorso della filiera alimentare è piuttosto complesso, ma è bene che il consumatore ne sia a conoscenza per potersi orientare al meglio. In un mondo globalizzato è frequente che anche i Paesi produttori di alimenti decidano di dedicare ampio spazio all’importazione piuttosto che alla produzione interna. Per il semplice motivo che paradossalmente è economicamente più conveniente.

Quindi anche in un Paese come la Francia, nella cui cucina tradizionale si vanta un gran numero di piatti a base di carne, non è affatto scontato trovare in un ristorante esclusivamente materia prima allevata e macellata entro i confini nazionali. E l’Italia dovrebbe trarre esempio dai nuovi obblighi sulla trasparenza alimentare. Nonostante il nostro Paese sia in cima alla lista degli esportatori di pasta al mondo, buona parte del grano proviene dall’estero, ma i più probabilmente non ne sono a conoscenza.

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Tornando all’oltralpe, secondo i dati del ministero francese, il 50% della carne consumata nelle mense scolastiche viene attualmente importata. I numeri sono ancora più alti se si parla di pollame, che nella ristorazione collettiva raggiunge il 60%. Il ministro francese dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, Julien Denormandie, dichiara: “La nuova norma è un modo per sostenere le nostre fattorie e mantenere il legame con gli allevatori, […] difendere la qualità del cibo, […] migliorare la qualità della carne servita ai bambini nelle mense scolastiche”.

Nel commentare la direzione francese, Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, aggiunge: “Si tratta di una misura di trasparenza importante per consumatori e per imprese italiane che va adottata al più presto anche in Italia dove circa 1/3 della spesa alimentare avviene fuori casa per un importo che nonostante la pandemia ha raggiunto lo scorso anno i 60 miliardi di euro. l’Italia che è leader nella qualità alimentare deve essere all’avanguardia nelle normative per la tracciabilità a tavola, come è accaduto sull’obbligo di indicazione di origine per gli alimenti venduti in negozi e supermercati”.

Pubblicato da
Giulia Borraccino