Green pass e obbligo vaccinale: cosa cambia dal 1° febbraio

Il 1° febbraio scattano le nuove disposizioni governative per contenere l’ondata epidemiologica. Green pass sempre più indispensabile

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All’inizio dell’anno il DPCM era stato approvato, ed ora entrerà in vigore. Dal 1° febbraio molte cose potrebbero cambiare per chi non possiede il certificato verde. Le nuove regole infatti si concentrano sul green pass come passaporto per le attività quotidiane più che su ulteriori eventuali chiusure. Infatti, nonostante la curva dei contagi sia tra i massimi storici registrati, rispetto all’anno precedente non sono state messe in atto chiusure totali o parziali.

Forse perché il piano vaccinale rende il virus più “sostenibile” per la sanità pubblica, o forse per non bloccare la “ripresa” dell’economia. Fatto sta che ora la discriminante principale è l’avere o meno il pass, ed in alcuni casi è necessario quello rinforzato.

Per partecipare ad eventi pubblici ricreativi quali spettacoli dal vivo, cinema, teatri, ed eventi sportivi serve il Super Green pass, ovvero il certificato Covid ottenuto tramite 1 o 2 dosi di vaccino da meno di 120 giorni, booster o guarigione. Anche per prendere i mezzi pubblici serve il Green pass rinforzato. Ma dal 1° febbraio il certificato verde da 2 dosi o guarigione passerà da 9 a 6 mesi. Per coloro che hanno fatto il booster si sta valutando una durata illimitata.

1° febbraio, cosa non si potrà fare senza Green pass

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Dal 1° febbraio 2022 chi non ha il green pass, neanche base, ottenibile anche con un tampone rapido, non potrà entrare negli esercizi commerciali, negli uffici della Posta, nei tabaccai. E per le persone che accederanno senza green pass ai servizi e alle attività in cui è obbligatorio averlo, è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro. La stessa sanzione si applica al soggetto tenuto a controllare il possesso del Green pass se omette il controllo.

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Sono esentati dal controllo del Green pass le farmacie, i supermercati ed alimentari, mercati all’aperto, esercizi che vendono surgelati al dettaglio, le attività che svolgono prestazioni sanitarie, i negozi che vendono articoli veterinari o forniture per il riscaldamento (quali ad esempio la legna), le stazioni di Polizia o Carabinieri e le aule di giustizia. Per tutto il resto gli esercenti saranno obbligati a verificare la validità del Green pass. Anche chi non è vaccinato può acquisirlo con un tampone rapido, ma la durata è di 48 ore.

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Nella stessa data scatta l’obbligo vaccinale per gli over 50. Quindi, chi ha più di 50 anni è obbligato a certificare l’avvenuto vaccino anche solo per uscire di casa. Il paradosso è che il primo febbraio decadrebbe anche l’obbligo delle mascherine all’aperto e la chiusura delle discoteche. Ma probabilmente nelle prossime ore verrà prorogato.

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