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Green pass, dove è obbligatorio dal primo febbraio 2022

Le nuove regole per il Green pass base ed il Green pass rinforzato. Cosa si può fare dal primo febbraio 2022

Sentidos Humanos (unsplash)

Sono passati due anni dall’inizio della pandemia. E siamo ancora in stato di emergenza, almeno fino al 31 marzo 2022. Poi chissà. Il nuovo DPCM tanto discusso nelle scorse settimane entra in vigore dal 1° febbraio 2022. Cambiano alcune regole, dove la discriminante principale è avere o non avere il Green pass. Chi ha fatto il booster può stare tranquillo, ha le porte aperte su tutto.

Chi ha fatto solo le prime due dosi, al contrario, da oggi vede il proprio Green pass scendere di validità da 9 a 6 mesi. Ciò significa che se la seconda dose è stata fatta alla fine dell’estate è bene iniziare a prenotare la terza, o si rischia di rimanere fuori da molte attività.

Il Governo ha rimandato all’11 febbraio l’eliminazione dell’obbligo delle mascherine all’aperto, così anche l’apertura delle discoteche. Rimarrà comunque in vigore il vincolo di portarle al chiuso, ed in alcuni luoghi, come cinema, teatri e mezzi pubblici, è obbligatoria la Ffp2.

Green pass, cosa si potrà fare senza

Pixabay

Il vaccino non è obbligatorio, ma il Green pass in pratica sì. Non lo è nella forma, ma chi è sprovvisto di qualunque forma di pass, anche base, è praticamente tagliato fuori da tutte le attività. Già da un po’ per teatri, cinema, eventi sportivi e mezzi pubblici serve il pass rinforzato, o Super Green pass, che si ottiene con le 2 dosi da meno di 120 giorni, o terza dose o guarigione da Covid.

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Per tutte le altre attività basterà il pass base, ottenibile con tampone, sia rapido che molecolare. Dal primo febbraio anche per entrare negli esercizi commerciali dovrà mostrare il pass, anche base, che l’esercente è obbligato a controllare. Sono esentati da questo vincolo i luoghi che prestano servizi sanitari, caserme di Polizia e Carabinieri, aule di giustizia. Inoltre sono esentati i negozi che vendono:

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  • alimenti e bevande (sarà consentito anche in tutti i supermercati che vendono “qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie”. È invece escluso il consumo sul posto di cibo e bevande);
  • animali domestici e alimenti per animali;
  • carburante e combustibile per uso domestico e riscaldamento;
  • medicinali, articoli medicali e ortopedici;
  • materiale per ottica;
  • articoli igienico-sanitari;
  • articoli medicali e ortopedici.
Pubblicato da
Giulia Borraccino