Pronte le sanzioni per molti contribuenti italiani in questo 2022. Ecco di cosa si tratta
La pandemia ha cambiato e sta cambiando le azioni di governo in questi due anni. La crisi economica generata dal Covid-19 ha costretto i governi ad agire su un doppio binario temporale. In un primo momento, sono stati sospesi i vincoli economici, come quelli di stabilità al caso dell’Unione europea. Tutto ciò per sopperire al calo dei consumi e sostenere l’economia.
Agenzia delle Entrate: chi rischia la stangata
Successivamente, ossia nella fase attuale, è necessario mettere in campo azioni per rilanciare l’economia e non più soltanto sostenerla. Occorrono investimenti senza perdere di vista il ritorno alla normalità per i conti pubblici, ossia il patto di stabilità per i paesi membri dell’Unione tra cui l’Italia. Nel caso specifico del Belpaese l’azione di governo si è orientata ad abbassare le tasse gradualmente per sostenere la ripresa dei consumi e dell’economia. Nel contempo, in Italia c’è la necessità di porre un argine all’evasione fiscale.
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Il tutto deve avvenire gradualmente ma di pari passo. E così, accanto al taglio dell’Irpef e dell’Irap per molte attività produttive si strige il cerchio sull’evasione. Una delle modalità per limitare il gettino non dichiarato è quello di porre un paletto al limite massimo di pagamenti in contanti. Infatti, dal 1 gennaio 2022 è tornato il limite massimo di pagamenti in contanti fissato al di sotto dei 1000 euro.
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La norma è chiaramente accompagnata da una serie di sanzioni che coinvolge sia chi paga sia chi riceve soldi in contanti oltre il limite stabilito dalla legge. Oltre ai protagonisti dello scambio, le sanzioni sono previste anche per i consulenti. Infatti, chi svolge una attività professionale relativa a contabilità e tributi, ha l’obbligo di segnalare le irregolarità. In tal caso, rischia una sanzione fino a 15.000 euro.