Con la fine del mese di gennaio è partito il calendario relativo alle scadenze del bollo auto. Nessuna proroga del governo alla sua scadenza
Con la fine del mese di gennaio è arrivata anche la prima scadenza ufficiale per il pagamento del bollo auto. La legge di bilancio non ha infatti previsto proroghe per quanto riguarda il pagamento della tassa automobilistica come era accaduto invece lo scorso anno a causa della pandemia da Covid-19.
La fine del mese di gennaio rappresenta quindi l’apertura ufficiale dei pagamenti della tassa regionale del bollo auto, secondo le scadenze previste dal Codice della Strada. Vediamo allora chi dovrà pagare il bollo, quando e quali sono le sanzioni previste in caso di mancato pagamento.
Il pagamento del bollo consiste sia nella tassa automobilistica legata alla proprietà del veicolo che nella tassa di circolazione che permette alla vettura di poter circolare. Il bollo è competenza delle regioni e deve essere pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo quello di immatricolazione della vettura. Ricordiamo che costo del bollo è commisurato ai kilowatt della vettura.
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Coloro che non pagano in bollo rischiano di cadere in sanzioni più o meno consistenti o gravi. Per ogni giorno di ritardo e fino a 14 giorni si pagherà una sanzione dello 0,1%; dal 15esimo al 30giorno di ritardo la sanzione sarà dell’1,5%. Si pagherà l’1,67% in più nel caso il pagamento sia effettuato tra i 30 ed i 90 giorni di ritardo e il 3,75% nel caso di ritardo superiori ai 90 giorni ed entro un anno.
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Superato l’anno la sanzione per il mancato versamento sarà maggiorate del 30% rispetto all’importo dovuto oltre agli interessi dello 0,5% per ogni semestre di ritardo. Sanzione massima se si superano i 3 anni: in questo caso può scattare la radiazione del veicolo del PRA rendendo impossibile la circolazione del veicolo fino a nuova immatricolazione e pagamento dei bolli non saldati.
Sono invece esenti dal pagamento coloro che hanno particolari problemi di salute, i veicoli storici, le auto per il trasporto di persone con disabilità e quelle possedute da persone con disabilità che abbiano l’esenzione dall’Agenzia delle Entrate e dall’ACI.