Contro il caro bollette le Associazioni dei Consumatori ricorrono al TAR

Codacons e oltre associazioni dei consumatori hanno presentato un esposto al TAR della Lombardia per denunciare scorrettezze nei rincari delle bollette di luce e gas comunicati all’inizio di gennaio da parte di ARERA

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foto Didssph Unpslash

Come riportato dal Codacons con un comunicato stampa dello scorso 5 febbraio, è stato presentato ricorso al TAR della Lombardia che, come ricordato anche dallo stesso comunicato, è il TAR competente per la materia energetica. Al ricorso presentato dal Codacons hanno aderito anche altre associazioni dei consumatori tra cui Assoutenti.

Nel comunicato si legge che il ricorso riguarda le delibere ARERA che hanno disposto gli aumenti delle tariffe per la luce e per il gas riguardo il primo trimestre di quest’anno. La causa del ricorso è che secondo le associazioni i criteri degli aumenti sarebbero illegittimi. Quella che viene contestata è una violazione che ricade in diversi articoli di legge. Nello specifico coinvolti sono l’art. 2 L. n. 481/1995 e gli art. 23 e 41 co.2 e 3 della Costituzione italiana nonché il “principio di trasparenza”.

Nel comunicato stampa si legge per esempio che per quanto riguarda l’articolo 2 della legge 481 secondo le associazioni si configura il reato di violazione e falsa applicazione in quanto la stima è stata circoscritta solo al primo trimestre e di volta in volta aggiornata creando così la possibilità di una “grave lesione dei diritti dei consumatori finali”, dato che sarebbe troppo breve l’intervallo preso come riferimento non permettendo di stimare in anticipo i costi annuali.

Per quello che riguarda il principio di trasparenza le due delibere 637 e 638 mancano “di specificare in modo chiaro” le modalità ma anche le motivazioni degli aumenti comunicando semplicemente uno “scenario rialzista” senza però entrare nello specifico delle informazioni che sono state prese e valutate nel decidere i rialzi.

In riferimento ai due articoli della Costituzione, l’elettricità e il gas sono servizi pubblici essenziali per i quali “è prevista la necessità di assicurare la continuità e la qualità del servizio, la tutela degli utenti e dei consumatori, l’accessibilità delle tariffe”. In particolare poi l’articolo 41 sottolinea come l’iniziativa economica privata non può andare in contrasto con l’utilità sociale o recare danno alla sicurezza.

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Nel caso in cui il ricorso presentato da Codacons e dalle altre associazioni dei consumatori dovesse essere accolto, spiega Carlo Rienzi presidente di Codacons, le delibere ARERA che certificano gli aumenti verranno annullate e di conseguenza le società saranno obbligate a un ricalcolo delle bollette.

Come sottolinea Furio Truzzi presidente di Assoutenti, “gli incrementi delle tariffe energetiche che stanno avendo ripercussioni pesantissime per i consumatori, per le imprese e per le attività in ogni settore, determinando un forte rialzo dei prezzi al dettaglio, con l’inflazione che a gennaio è balzata al +4,8% e ricadute per 1.474 euro annui a famiglia in termini di maggiore spesa”.

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