Un ricco paniere di detrazioni per le spese sostenute nel 2021 da riversare nella dichiarazione dei redditi. Quali le opportunità
È trascorsa una piccola fetta dell’anno e già possiamo parlare dell’appuntamento più atteso da coloro che sono chiamati a versare le tasse: la dichiarazione dei redditi. Va premesso che sono già note le indicazioni che, dal 2020, rendono valide le detrazioni a condizione che le spese siano sostenute tramite pagamenti tracciabili, ad eccezione dell’acquisto di medicinali e di dispositivi medici e alle prestazioni sanitarie somministrate dalle strutture pubbliche o da strutture private convenzionate.
Ebbene, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibili, dal suo sito, i nuovi modelli. Sarà un calcolo che richiederà un extra di attenzione rispetto al passato, in quanto si è beneficiato di agevolazioni e detrazioni in misura straordinaria durante l’anno appena trascorso; inoltre, sono molte le novità del 730 scaturite dalla gamma di bonus ancora oggi in fase di erogazione.
In molti casi, ad ogni spesa il suo bonus. Si parte col bonus musica, dal quale si può detrarre il 19% delle spese fino a 1.000 euro, effettuate nel 2021, relative a scuole di musica, conservatori e cori frequentati dai figli in età compresa tra i 5 e i 18 anni, con reddito familiare non superiore a 36mila euro; il bonus acqua potabile, che permette un credito d’imposta del 50% sull’acquisto e l’installazione di sistemi finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque da bere, erogate da acquedotti.
Non si può ignorare il Superbonus, da cui detrazione il 110% della spese per interventi finalizzati di efficienza energetica e di consolidamento antisismico degli edifici, senza escludere l’installazione di impianti fotovoltaici e per la ricarica di veicoli elettrici. Anche per i redditi massimi di 15.494 euro può godere di una detrazione sull’affitto di 300 euro e di 150 euro se il reddito fino a 30.987 euro; i canoni concordati fanno accedere, per le rispettive fasce di reddito, alle detrazioni di 496 euro e di 248 euro.
Nel primo triennio i lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza nel comune di lavoro o limitrofo, con distanza di almeno 100 chilometri, hanno diritto a una detrazione, rispettivamente, di 992 euro e di 496 euro. la detrazione è di di 992 euro per i primi tre anni, per inquilini tra i 20 e i 30 anni che lasciano la casa dei genitori, con un possono un reddito sotto i 15.949 euro.
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Anche per i proprietari di immobili è prevista una detrazione del 19% sugli interessi passivi pagati sul mutuo fino a un massimo di 4mila euro per l’acquisto e fino a 2.582 euro per la costruzione o ristrutturazione dell’abitazione principale; stessa percentuale per le spese di mediazione dell’agenzia immobiliare e la fruizione del credito d’imposta per l’acquisto della prima casa per gli under 36.
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Oltre alle note agevolazioni legate alla ristrutturazione di immobili definite dal Bonus Facciate, Recupero edilizio, Bonus mobili, Bonus verde e Condominio, ricordiamo il credito di imposta del 20% per chi usufruisce del bonus vacanze; del 19% del costo dell’assicurazione contro eventi calamitosi o infortunio, della spesa per abbonamenti ai mezzi pubblici e delle spese per lo sport per i ragazzi; del 19% per le rette di asili nido, le spese per la frequenza a scuole dell’infanzia, primarie e secondarie e le spese universitarie, incluse quelle per l’affitto degli studenti fuori sede e quelle sostenute nel 2018 per l’acquisto di materiale per ragazzi con disturbi dell’apprendimento.
Altre detrazioni fiscali al 19% riguardano le spese sanitarie e veterinarie, le spese legate alla disabilità, ai funerali. Infine esistono deduzioni fiscali su colf, adozioni internazionali e assegni di mantenimento.