Soddisfazione è stata espressa con un comunicato stampa da WWF Italia per l’approvazione definitiva con cui sono stati modificati gli articoli 9 e 41 della nostra Costituzione per inserirvi la tutela dell’ambiente
Il voto definitivo c’è stato l’8 febbraio scorso con un solo voto contrario e 460 voti a favore superando ampiamente anche la maggioranza prevista per questo genere di modifiche che si ferma a 420 voti. In particolare nell’articolo 9, che già sottolineava come tra i fondamenti del nostro ordinamento ci fosse la tutela del patrimonio paesaggistico storico ed artistico, viene ora inserita la difesa dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.
L’articolo recita ora: “Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali“.
L’articolo 41 riguarda invece la salute e l’ambiente e il loro rapporto con le iniziative economiche: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali“.
La modifica porta poi all’aggiunta di una clausola per la salvaguardia degli animali negli Statuti Speciali di Valle d’Aosta, Sicilia e Sardegna nonchè nelle province autonome del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia.
Da parte di WWF si “accoglie con soddisfazione la notizia della votazione favorevole” e nel comunicato si sottolinea come sia stata inserita l’espressione “nell’interesse delle future generazioni”. A riprova di quanto il lavoro che si cerca di fare sull’ambiente non è pensato solo per oggi ma deve necessariamente guardare al domani.
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Come ricordato anche da Donatella Bianchi, presidente di WWF Italia, si tratta di una modifica questa che ci allinea con i principi europei e internazionali che ora deve tradursi in norme organiche che attivino questi principi e li traducano in realtà per tutti: “Il voto di oggi rappresenta un fatto storico. Finalmente la tutela dell’ambiente diventa un principio fondamentale della Repubblica a cui la legislazione futura si dovrà ispirare e a cui la legislazione passata si dovrà adeguare”.
Troppo spesso infatti i principi costituzionali vengono non tanto dimenticati quanto utilizzati come ampi ombrelli sotto cui poi l’attività legislativa propria si muove in modo non chiaro o, meglio, non con la dovuta efficacia e nettezza. Ora che la tutela dell’ambiente entra di diritto tra i principi fondanti della nostra Repubblica speriamo che si possa smettere di percepirla come una lotta portata avanti da ragazzini che non sanno stare al mondo o da pochi esaltati che parlano nel deserto e non capiscono come gira il mondo.