Ogni carta bancomat o di credito ha una propria scadenza. Non tutti sanno però che possono usare la carta entro un limite di tempo
Le carte di credito e i bancomat sono diventati degli strumenti necessari al giorno d’oggi. Tutti gli italiani ne possiedono almeno una per farsi accreditare lo stipendio, effettuare bonifici e versamenti e pagare le tasse.
Le recenti norme governative sui limiti sui pagamenti in contante hanno fatto si, poi, che gli italiani usino il proprio bancomat o carta per tantissime azioni comuni, come ad esempio la colazione al bar o l’acquisto di un prodotto anche di pochi euro.
Effettuare una transazione è veramente molto facile e, così come l’utilizzo del bancomat stesso. Ricordiamo, però, che tutte le carte di credito ed i bancomat hanno una data di scadenza, data che però in molti fraintendono.
Bancomat, ecco quando scade realmente
I bancomat e più in generale le carte di pagamento hanno una scadenza che varia dai 3 ai 5 anni. Oltre la data la carta non è più valida; la scadenza è indicata sulla parte frontale della carta nel formato mm/aa (mese e anno). La carta di credito scade sempre l’ultimo giorno del mese ed è ancora valida per tutto il mese indicato nella scadenza: non potrà più essere utilizzata dal mese successivo.
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Nel momento in cui il nostro bancomat scade, in genere, non bisogna fare assolutamente nulla dal momento che la maggior parte die contratti prevedono un rinnova automatico. Sarà la banca a provvedere di sostituire la carta con una con le stesse caratteristiche e gli stessi codici. La banca prima della scadenza invierà una comunicazione per ricordarti di ritirare la tua nuova carta.
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Il nuovo bancomat potrà essere ritirato nella filiale di fiducia qualche giorno prima della data di scadenza o, in alternativa, si potrà richiedere di riceverla a casa o a un indirizzo a scelta. Se il rinnovo non è automatico bisognerà fare apposita richiesta di una nuova carta.
