“A tutto gas ma nella direzione sbagliata”, la mobilitazione di Legambiente e altre associazioni

La mobilitazione organizzata da 44 sigle tra associazioni, comitati e movimenti a cui partecipa anche Legambiente è prevista per il 12 febbraio e vuole essere un modo per sensibilizzare ancora di più i cittadini e aprire gli occhi a tutti riguardo le bufale in circolazione sul tema del gas e in generale sui combustibili fossili e sul nucleare

Dal sito ufficiale di Legambiente

Il nome scelto per questa manifestazione è quantomai emblematico: “A tutto gas ma nella direzione sbagliata”. Nel comunicato stampa diffuso attraverso il sito ufficiale di Legambiente viene riportato l’appello che le 44 sigle associative e di movimenti vogliono portare al Governo cui si chiede “più serietà e concretezza nell’affrontare la crisi climatica” e si ricorda che la soluzione non è certo accelerare sulla creazione di nuove centrali a gas fossile ma anzi puntare tutto sulle energie rinnovabili. In più si chiede che il Governo si esprima con “netta contrarietà all’introduzione di gas e nucleare tra le fonti verdi”.

Come ricordato nel comunicato stampa del gas fossile, si parla molto spesso di “un’unica opzione praticabile” per far fronte ai cambiamenti climatici, ma la realtà è che si tratta di una tra le risorse più climalteranti utilizzabili per produrre forme di energia.

Tra l’altro, l’Italia è assolutamente dipendente da gas importato da altri Paesi con conseguente esposizione del nostro mercato alle fluttuazioni che purtroppo stiamo per esempio pagando con le bollette di luce e gas che hanno iniziato a colpire le famiglie come una pioggia di sassate. E sempre nel comunicato stampa si ricorda come nei fatti “l’aumento dei costi in bolletta è da considerarsi come diretta conseguenza proprio di questa politica di dipendenza dal gas fossile”.

Quello che viene chiesto è che venga messo in atto l’aggiornamento del Piano Nazionale integrato Energia e Clima entro 3 mesi in modo da poter contrastare l’ormai famoso 1,5°C di aumento delle temperature rispetto al periodo precedente l’industrializzazione. In più si chiede un piano che porti il nostro Paese verso una reale transizione ecologica con termine ultimo 2050, ricordando allo stesso tempo la posizione già espressa in due referendum dagli italiani sul nucleare che non deve quindi in nessun modo entrare nel piano di transizione ecologica. Su Facebook è disponibile un elenco degli eventi che si svolgeranno nelle diverse regioni.

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Oltre a Legambiente tra le moltissime associazioni che partecipano alla manifestazione ci sono Greenpeace Italia, Comitato SOLE Civitavecchia, Osservatorio sulla Transizione Ecologica – PNRR e Rete degli Studenti. La lista è confortantemente lunga e vede la partecipazione di gruppi ed associazioni dislocate in tutto lo Stivale, segno che il problema del nostro rapporto con il gas, delle bufale che girano riguardo il suo essere energia verde e necessaria, hanno stimolato un dibattito nazionale.

Da parte nostra il pensiero è estremamente semplice: se dobbiamo vivere nel futuro non possiamo farlo sfruttando le risorse e continuando a portare avanti cicli produttivi del passato che ci hanno portato alla situazione drammatica del presente.

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