La Maturità 2022 che secondo il Ministro dell’Istruzione dovrebbe essere un primo passaggio verso la normalità sarà comunque diversa sia rispetto a quello che succedeva prima della pandemia sia a quello che ai maturandi hanno sperimentato negli ultimi due anni
La maturità che i ragazzi affronteranno quest’anno nei mesi di giugno e luglio sarà decisamente diversa rispetto a quello che è stato l’esame del periodo del picco della pandemia. Oltre al numero delle prove e alla loro tipologia, informazioni che hanno già scatenato proteste in tutta Italia, arrivano anche cambiamenti per quello che riguarda l’alternanza scuola lavoro e il punteggio che verrà attribuito al percorso del triennio di ogni singolo studente rispetto al punteggio complessivo d’uscita.
Ora l’ordinanza che riguarda gli esami di stato attende l’ultimo controllo da parte delle Commissioni parlamentari ma difficilmente ci saranno cambiamenti importanti e stravolgimenti dell’impianto che ora prevede due prove scritte e un orale.
Se siamo abbastanza sicuri che il nuovo esame di maturità per quest’anno prevedrà il tema di italiano su base nazionale e la seconda prova di indirizzo con tracce scelte dalle commissioni interne, c’è stato comunque un cambiamento rispetto al passato che riguarda innanzitutto il peso che il percorso del singolo studente ha nel conteggio complessivo del voto di uscita espresso in centesimi.
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Se infatti all’inizio il rapporto era 60 a 40 con il 60% del voto che veniva affidato all’esame e il restante 40% al percorso dello studente adesso il peso è equivalente: il 50% del voto verrà calcolato sulla base del profitto e del rendimento dello studente o della studentessa nel corso del triennio e il restante 50% sarà attribuito n base ai voti delle singole prove d’esame. Si tratta quindi di una riequilibratura che dà un po’ più di peso a ciò che i ragazzi sono riusciti a fare in questi tre anni, nonostante proprio la pandemia.
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Una seconda grande novità riguarda poi il percorso di alternanza scuola lavoro che, probabilmente sempre a causa della pandemia molti studenti non sono riusciti a completare e che prima era requisito indispensabile per poter accedere all’esame. La modifica in questo frangente specifico riguarda il fatto che adesso il percorso scuola lavoro non è più obbligatorio per accedere, esattamente come non lo è più aver sostenuto le prove Invalsi.