Vittoria Greenpeace, Coca-Cola introduce le bottiglie riutilizzabili ma occorre fare di più

Da Greenpeace arriva un’ottima notizia per il pianeta: la multinazionale Coca-Cola ha annunciato che renderà il 25% delle bottiglie per le bevande riutilizzabili da qui al 2030. Si tratta di un primo passo anche se per l’associazione occorre arrivare a 50%

La situazione globale e in particolare italiana per quello che riguarda l’inquinamento da plastica è sotto gli occhi di tutti. Come riportato anche nel comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale dell’associazione ambientalista, il nostro Paese è quello in cui si consumano più bottiglie di plastica nel mondo e purtroppo buona parte di queste bottiglie non entra nel circuito del riciclo, finendo con il trasformarsi quindi in pericolosi rifiuti.

Per sensibilizzare Le multinazionali a cambiare il proprio approccio riguardo la plastica, Greenpeace ha anche lanciato una petizione perché si riducano le bottiglie di plastica monouso. In particolare la petizione si rivolge alle grandi industrie Coca-Cola, Nestlé, PepsiCo, San Benedetto e Sant’Anna.

Le tre richieste che la petizione lanciata da Greenpeace fa sono: ridurre drasticamente il ricorso alle bottiglie di plastica monouso, adottare sistemi di vendita basati su un elevato impiego dei contenitori riutilizzabili, lavorare insieme alle grandi catene di supermercati per installare stazioni di ricarica per le bevande.

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La dichiarazione fatta da Coca-Cola è quindi un primo importante passo avanti, anche perché la società è tra gli oltre 70 firmatari di una dichiarazione per impegnare tutti ad affrontare il problema dell’inquinamento derivante dalla plastica. Riguardo l’inquinamento vale la pena ricordare, come fa il sito ufficiale di Greenpeace, che soltanto la metà della plastica usata per le bottiglie viene raccolta per essere instradata al riciclo e che poi però soltanto il 7% delle bottiglie che vengono effettivamente raccolte dai sistemi di smaltimento dei rifiuti mondiali vengono trasformate in nuove bottiglie.

Tutto il resto viene smaltito andando a creare ulteriore inquinamento. Si tratta dunque di una situazione che non è più sostenibile. Da parte dei consumatori, oltre a far presente la propria voce andando anche a firmare petizioni, occorre modificare il rapporto con i prodotti imballati nella plastica monouso preferendo sistemi alternativi e premiando quindi le aziende che hanno già avviato percorsi virtuosi.

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