In un caso ben specifico le multe o sanzioni amministrative possono essere annullate anche se abbiamo commesso un’infrazione
A tutti nella vita sarà capitato di aver dovuto pagare una multa per aver violato il Codice della Strada. A molti capita di dimenticare di allungare il tempo di sosta ad un parcheggio a pagamento, ad altri di essere passati con il rosso, ad altri ancora di aver parcheggiato per errore in un posto riservato ai disabili.
Ci sono poi dei casi in cui l’automobilista può contestare la sanzione ricevuta. L’articolo 201 del Codice della Strada pone la regola generale per cui le violazioni debbano essere immediatamente contestate. Nel caso in cui questo non fosse possibile si può procedere alla contestazione differita: sono solo 9 i casi in cui è possibile farla.
Quando un automobilista contesta una multa può ricorrere in tribunale o al Prefetto per farsi annullare il verbale. Se non si vuole intraprendere questa strada, anche nel caso in cui si creda di essere nel giusto, ricordiamo che se si paga la multa entro 5 giorni allora si avrà una riduzione del 30% del verbale stesso.
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Nel caso invece in cui si voglia procedere con la contestazione è importante sapere che la notifica differita della multa è legittima solo se effettuata entro 90 giorni dall’infrazione stessa. Questo significa che se la multa ci viene recapitata a casa oltre il termine di 90 giorni dall’infrazione allora questa è illegittima.
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A chiarire da quanto tempo iniziano a decorrere i 90 giorni che l’Autorità ha a disposizione per notificare il verbale è la Corte di Cassazione con l’ordinanza 7066 del 2018. I Giudici hanno spiegato che il termine di 90 giorni decorre dal giorno dell’infrazione del Codice della Strada da parte dell’automobilista.
I giudici, per scrivere l’ordinanza, avevano analizzato la sentenza di un automobilista che aveva avuto una multa per eccesso di velocità segnalato dall’autovelox. Il Comune di Milano a cui faceva capo l’apparecchio elettronico, aveva notificato le multe entro 90 giorni, dalla lettura delle foto all’interno dei suoi uffici, e non partendo invece dal giorno in cui è stata commessa l’infrazione.